Dopo il maltempo un’onda di acqua nera e rifiuti nel Redefossi

Temporali e “bombe d’acqua” a nord, e il Sudmilano diventa “via di fuga” per acque piovane e non solo. Con il Redefossi che, tra la sorpresa di passanti e residenti, torna per qualche ora alla vecchia immagine di “canale scolmatore” per le acque sporche di Milano. E’ successo domenica attorno a mezzogiorno quanto l’alveo asciutto ormai da mesi di quello che da anni è uno dei tasti dolenti del territorio ha rivisto – in modo non del tutto indolore – l’arrivo di una vera e propria ondata di piena. Poco prima di mezzogiorno, infatti, chi si trovava sulle sponde del Redefossi, nei tratti ancora non tombinati, ha potuto osservare l’arrivo e il passaggio di una ondata – nera e ricolma di rifiuti – di acqua proveniente da Milano, probabilmente deviata, dopo i violenti temporali che hanno colpito Milano e tutta la zona a nord della città, per evitare il rischio di esondazioni di Seveso e Martesana. L’ondata maleodorante, che si è esaurita nel giro di poche ore, si è lasciata dietro uno strascico di rifiuti: bottiglie, secchi, cartacce, qualche carcassa – topi e nutrie – e perfino cassonetti dell’immondizia. Passata l’ondata, restano polemiche e timori per la ripresa dei lavori di sistemazione e pulizia del canale. Nelle scorse settimane, infatti, il tratto iniziale – all’altezza di Borgolombardo – era stato sottoposto a “ripristino della sezione idraulica e taglio della vegetazione” da parte di Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) con un impegno di spesa di 120mila euro. I lavori, però, hanno riguardato solo una parte dei tratti ancora scoperti e il timore è che l’ondata di piena possa ritardare ulteriormente la pulizia attesa da tempo.

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