«Doni dal costruttore per lubrificare i tempi delle procedure e dei pagamenti»: la corte dei conti “assolve” l’ex geometra del Comune di Lodi

La Procura contabile aveva chiesto 36mila euro di “danni da corruzione” ma secondo i giudici non c’è prova che i lavori della Costruvì fossero costati al Broletto più del necessario

L’ex tecnico del Comune di Lodi in pensione dal 2016, dopo che a gennaio era stato arrestato dalla guardia di finanza per l’ipotesi di corruzione - su cui ora pende appello in sede penale - non ha causato un “danno da tangente” al Comune di Lodi: lo ha stabilito la sezione giurisdizionale della Lombardia della Corte dei conti, che ha respinto la richiesta di risarcimento all’erario di 36.639 euro, pari al valore dei regali che all’esito delle indagini della guardia di finanza si ritiene il geometra avesse ricevuto a partire dal 2012 da un costruttore di Benevento. Era finito agli arresti domiciliari anche l’imprenditore campano, la cui impresa Costruvì tra il 2008 e il 2015 aveva eseguito lavori per oltre due milioni di euro per il Comune di Lodi, compresi la riqualificazione dell’ex Fanciullezza e l’adeguamento antincendio al teatro alle Vigne.

L’imprenditore aveva risarcito 10mila euro a Broletto e già a settembre 2016 era stato condannato per rito abbreviato a 2 anni e 8 mesi, per corruzione propria. La Corte d’appello però ha recentemente riformato la sentenza inquadrando le contestazioni al costruttore nella meno grave “corruzione impropria”, cioè non finalizzata ad atti contrari ai doveri d’ufficio, con una pena scesa ora a due anni e anche sospesa con la condizionale. Il geometra si era difeso nel processo con rito ordinario sostenendo che quegli acquisti di arredi piuttosto che di biglietti per manifestazioni sportive o auto date in uso a suoi famigliari pagati dal costruttore erano motivati semplicemente dall’amicizia di lunga data tra lui e la famiglia dell’imprenditore, e nulla avevano a che vedere con il suo ruolo nell’ufficio tecnico comunale.

Anche il difensore Alberto Goglio aveva chiesto alla collegio penale di Lodi di considerare l’ipotesi della corruzione impropria, ma ugualmenrte il geometra il 22 febbraio scorso era stato condannato dal tribunale di Lodi per corruzione propria a 4 anni e 4 mesi di reclusione, e a un risarcimento provvisionale al Broletto di 20mila euro. Ha presentato anche lui ricorso in appello.

Riguardo al giudizio contabile, ha stabilito che il geometra comunale ora in pensione eventualmente potrà essere chiamato in futuro a risarcire al Broletto di Lodi un ulteriore e diverso danno, d’immagine, per aver percepito “denaro e altre utilità”, se in sede penale tutta la vicenda sarà confermata in via definitiva, ma che intanto “non vi è prova di un incremento di costi per il Comune” per specifiche condotte a lui imputabili, e che i regali fatti dal costruttore al tecnico comunale vanno considerati come finalizzati a “lubrificare i tempi delle procedure e dei pagamenti”.

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