«Disboscate l’area San Francesco»

Ordinanza del Comune alla società proprietaria

della zona per il taglio

urgente di alberi

e vegetazione che offrono

riparo a pusher e clienti

È emergenza droga nella zona di cascina San Francesco: l’area protetta da una fitta coltre di vegetazione spontanea è diventata punto di incontro per tossicodipendenti. Ieri è stata pubblicata un’ordinanza diretta alla proprietà, l’immobiliare Asio, per il taglio urgente di rami e arbusti che tolgono visibilità: una misura ritenuta indispensabile per eliminare facili nascondigli.

La situazione è venuta a galla a seguito di una serie di sopralluoghi effettuati dagli uomini dell’Arma dopo che il 18 agosto, proprio nella stessa parte di territorio fuori mano, è morto un trentacinquenne che aveva fatto uso di stupefacenti.

Nella giornata successiva sono state condotte una serie di verifiche intorno al perimetro della cascina. Dalla stazione dei carabinieri nelle ore successive al sopralluogo è uscita una nota ufficiale rivolta al Comune, in cui si legge: «L’area è completamente invasa da piante e verde, tanto da risultare di difficile accesso, e per tale motivo è frequentata sia da spacciatori che da assuntori di stupefacenti». I controlli hanno coinvolto anche la zona che si estende nei pressi della stazione ferroviaria, dove è stata scorta la presenza «di numerosi tossicodipendenti che anche in questo caso trovavano rifugio nella fitta vegetazione incolta». È così partita richiesta rivolta al municipio di provvedere con urgenza affinché venga ripristinata visibilità di questi tratti di San Donato dove cespugli, sterpaglie ed erba alta garantiscono un riparo a pusher e drogati. In particolare, nel corso delle perlustrazioni, a cui hanno partecipato anche alcuni tecnici del municipio, i dintorni della cascina erano popolati da una decina di tossicodipendenti che si muovevano tra piante e arbusti, mentre tra i rifiuti sono state notate a colpo d’occhio siringhe e altri segni lasciati dai frequentatori dei luoghi. Lo stesso scenario, con ulteriori presenze a quanto pare usuali, è stato notato in una parte boscosa nelle vicinanze della fermata dei treni, dove si trovava anche un piccolo insediamento di senza tetto. Del resto risale ai mesi scorsi la lamentela lanciata da alcuni pendolari che utilizzano quotidianamente la stazione del Quartiere Affari, i quali hanno detto di trovarsi spesso a faccia a faccia con sbandati personaggi intenti a drogarsi. Forse alcuni, dopo aver fatto “provviste”, erano soliti spostarsi verso la vicina fermata dei convogli. A questo punto la proprietà, in base a quanto previsto nell’ordinanza, entro 30 giorni dovrà tagliare rami e altra vegetazione spontanea lungo un esteso perimetro. Il Comune, nel documento che è stato pubblicato nella giornata di ieri, ricorda «che la crescita incontrollata di arbusti, oltre a rendere difficoltose le operazioni di rimozione dei rifiuti costituisce luogo per il facile e indisturbato ritrovo di tossicodipendenti e spacciatori». Dopo dunque l’allontanamento del gruppo di un centinaio di romeni, che risale a fine giugno, mentre erano in corso le opere di pulizia e di bonifica del campo abusivo, che sono iniziate nelle scorse settimane, l’attenzione torna su cascina San Francesco e dintorni. Luoghi dove a breve cadranno le barriere che sino ad ora a quanto pare hanno offerto riparo a personaggi legati al giro della droga.

Giulia Cerboni

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