Diminuiscono i depositi bancari del Lodigiano

I dati di Bankitalia: dopo mesi di crescita c’è un calo del 7,4%

I depositi bancari in provincia di Lodi hanno subito una contrazione del 7,4 per cento,tra il dicembre 2021 e il giugno 2022 passando da un totale di 6 miliardi e 537 milioni a 6 miliardi 56 milioni, con una riduzione di 481 milioni di euro, pari al 7,4%. Il dato, ricavato dalle statistiche ufficiali della Banca d’Italia, ha più di una spiegazione. Se ne possono ricavare almeno tre. La prima. Dopo la prima fase del Covid, nella quale la domanda estera era in flessione, le industrie lodigiane hanno agganciato la ripresa e sono tornate a effettuare investimenti spinte dall’ottimismo.

La seconda. A partire dalla primavera 2022 i costi energetici e quelli delle commodities hanno fatto gonfiare le bollette di luce e gas e i costi di produzione, costringendo le industrie a ridurre i margini e a intaccare i depositi.

La terza ragione. Durante il periodo del Covid, complice la flessione degli investimenti, le aziende e le famiglie avevano mediamente aumentato i propri depositi, stante una ridotta propensione alla spesa per consumi e investimenti; nella fase di discesa del virus, complice un cambio di scenario, da negativo a positivo, l’accrescimento dei depositi ha subito uno stop perché la propensione agli investimenti e dunque alla spesa è aumentata.

I dati degli ultimi mesi indicano che a marzo 2022 i depositi bancari in provincia di Lodi si attestavano a 6 miliardi 137 milioni, in crescita dello 0,7 per cento sul mese precedente. Ad aprile hanno toccato quota 6 miliardi 247 milioni (+1,8 per cento su marzo). Poi la discesa. Maggio 2022: 6 miliardi 179 milioni (-1,1 per cento su aprile); giugno 2022: 6 miliardi 56 milioni (-2 per cento su maggio).

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