Dallo sport alla fisica, così le superiori
recuperano i mesi senza relazioni

Lodi, al Gandini laboratori su Dante, al Vegio corsi di scrittura sul fiume, al Volta lezioni di robotica

La scuola non finisce qui. La scuola va oltre l’8 giugno. Per recuperare le ore perse durante la pandemia, soprattutto per quanto riguarda le attività laboratoriali e le relazioni umane. Ogni scuola si è impegnata, immaginando percorsi accattivanti per i ragazzi, lasciando libera la partecipazione. E pensando anche a essere collante con il resto della comunità cittadina. Il Gandini, per esempio, spiega la preside Giusy Moroni, terrà, dal 14 al 25 giugno, un’esperienza teatrale in lingua inglese. Per tre settimane, poi, si svolgeranno i corsi di recupero e si riprenderà con delle iniziative rilassanti per gli alunni. «Abbiamo pensato ad attività ricreative - spiega -, ma capaci di potenziare le competenze. Abbiamo messo in campo giochi con la fisica e attività sportive che vanno dall’equitazione, al basket, il nuoto e il calcetto. Insieme alla biblioteca di Salerano ci sarà un laboratorio su Dante, poi un laboratorio di riparazione degli strumenti scientifici. A settembre, invece, si punterà alla cinematografia. L’organizzazione è complessa, ma ce la stiamo facendo». I mesi di giugno e luglio sono ricchi di offerte anche per le ragazze e i ragazzi del liceo Maffeo Vegio coordinati dalla preside Lucia Fiorini. Oltre ai percorsi didattici per chi vuole potenziare le sue competenze, l’istituto dà la possibilità agli alunni di lavorare la terra nell’orto sociale di San Fereolo, denominato Sanfereorto, di imparare la scrittura creativa sulle rive dell’Adda. I ragazzi, accompagnati da un operatore della Caritas, cammineranno per la città toccando le tappe di chi non ha una casa e concludendo la mattinata consumando il pranzo nella mensa del povero. La scuola prevede anche un viaggio nella bottega del commercio equo e solidale, percorsi pittorici e corsi di fotografia, gite in bici ed esperienze di rafting sul fiume. Chi lo desidera può trascorrere una settimana in una masseria confiscata alla criminalità organizzata, fare sport con ragazzi diversamente abili, visitare città e musei.

L’istituto Volta, coordinato dalla preside Luciana Tonarelli, invece, ha previsto corsi di recupero disciplinari delle competenze di base e il recupero delle attività laboratoriali, chimica, fisica, informatica e disegno tecnico, laboratorio di cad e conoscenze dei laboratori per meccanici, laboratori di indirizzo per meccanica, informatica ed elettrotecnica. Un capitolo riguarda le attività di recupero della socialità e delle competenze relazionali. In questa fascia rientrano il corso della protezione civile, rivolto ai maggiorenni, la settimana dello sport, il campus di inglese e il laboratorio musicale, il corso di robotica, di video making e presentazioni multimediali, laboratori artistici, altri tesi ad imparare la sostenibilità ambientale. Con i fondi pon la scuola propone una raffica di percorsi linguistici anche attraverso la mediazione scenica, stage artistici e teatrali e di mobilità ciclabile, imparando anche ad aggiustare le biciclette. Alcune scuole superiori stanno definendo il programma in queste ore, al Bassi, invece, l’istituto diretto dal preside Francesco Terracina, l’idea è di fare corsi di recupero tra giugno e metà luglio, orientamento per chi non è stato promosso e probabilmente allineamento per i nuovi iscritti a settembre, dedicato al metodo di studio e al ripasso della matematica.

Cristina Vercellone

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