Dal Lodigiano per far fronte all’esondazione del Panaro

I volontari di Protezione civile in azione in Emilia: «È una cosa che si sente dentro», spiega il suo intervento il 69enne Stoppini di Codogno

«È una cosa che ci si sente dentro». Una spiegazione che in poche parole fa capire che quando arriva la “chiamata” non si può dire di no. E così è stato per Giuseppe Stoppini e Tommaso Donati, tra i fondatori del gruppo di Protezione civile a Codogno, che martedì mattina sono partiti per Nonantola, nel Modenese. A seguito dell’esondazione del Panaro, attività e abitazioni hanno subito forti danni negli ultimi giorni. Così anche da tutto il territorio provinciale non è mancato lo spirito solidaristico dei volontari. Tra questi, nella giornata di martedì appunto c’era anche Stoppini, 69 anni, classe 1951 e con ancora una grande voglia di mettersi a disposizione di chi ha bisogno. «Alle 4 del mattino abbiamo sistemato tutto il necessario e poi siamo partiti». Tanta fatica e sudore, ripagati dalla gratitudine di chi ha ricevuto aiuto. Ancora oggi dal Lodigiano altri volontari sono partiti per dare il loro aiuto e sarà così anche domani, venerdì: una dozzina di persone al giorno, più avanti si vedrà.

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