Cimitero Maggiore di Lodi, 2 novembre nel degrado

Per i cittadini è il camposanto in condizioni peggiori e ne fanno le spese soprattutto i più anziani

C’è pieno di gente che entra ed esce dal cimitero Maggiore: moltissimi lodigiani ne approfittano in questi giorni per far visita ai propri cari, per portare qualche fiore nuovo, per controllare che tutto sia in ordine. Quelli meno abituati a frequentare il cimitero, ne escono stupiti e sbigottiti: «C’è uno sporco incredibile, ovunque - spiega un anziano -. Buttano il diserbante, ma poi non raccolgono l’erba secca. Questo cimitero è il peggiore della città».

I problemi sono molteplici, come spiegano Mariuccia e Vittorina Tamagni, sorelle, che escono dal colombario dove hanno appena fatto visita a un parente: «La situazione è incredibile. Ci sono problemi un po’ ovunque, a partire dai sentieri: marciapiedi e viottoli sono pieni di buche, di crepe, in certi casi per le persone anziane è davvero difficile camminare» afferma Mariuccia, mentre Vittorina pone una questione diversa: «C’è un campo con le tombe che sono lì da più di trent’anni. In realtà dovrebbero riesumare le spoglie dopo una ventina di anni, noi abbiamo già acquistato la cassettina per il trasferimento, anche perché la tomba cede e non possiamo metterla a posto perché siamo in attesa di questo trasferimento che non arriva mai». «Ci siamo informate in Comune – proseguono le sorelle Tamagni -, dicono che non hanno personale a sufficienza per farlo». L’incuria è lamentata anche da Attilia Capelli: «Basta guardarsi intorno, non c’è una cura particolare per questo camposanto. Negli altri due cimiteri lodigiani c’è più ordine, mentre qui l’impatto non è dei migliori. Le tombe hanno anche un significato storico, magari le famiglie dei defunti non ci sono più, ma non si può lasciare all’abbandono l’architettura di questi monumenti: a Milano la gente va in gita al cimitero Monumentale, qui bisognerebbe valorizzare il patrimonio che abbiamo».

Invece, come spiegano i visitatori, non ci sono scope per pulire per terra, non ci sono abbastanza innaffiatoi e in certi punti manca anche l’acqua. Le tombe, in alcuni casi, sono sprofondate nel terreno, lasciando intravvedere buchi oscuri al loro interno. «Lo dico senza mezzi termini: la situazione qui è disastrosa – racconta Maria Luisa Aglioni -. Adesso stanno tirando dei cavi, mettendo a posto il porfido, ma qui tutto sopravvive soltanto per il buon cuore dei cittadini, che si portano la scopa da casa, che si mettono a raccogliere foglie secche e immondizia nel colombari. Ma molti sono anziani, non si può chiedere ai cittadini questo sforzo, dovrebbe pensarci qualcuno, dovrebbero esserci degli incaricati della manutenzione, ma evidentemente non vedono i problemi che invece sono sotto gli occhi di tutti».

Lo conferma anche Nadia Vergnaghi, che sta sistemando i fiori su una tomba: «Al Maggiore dovrebbero tenere più pulito – dice -. In estate fanno crescere l’erba, non si riesce a passare da una lapide all’altra e non c’è neanche un innaffiatoio. La tomba di mio fratello è da un anno senza luce, eppure la moglie ha pagato la tariffa. Quella di un mio nipote è sprofondata, è da due mesi che è così. Il Comune ha detto che non ha la terra da mettere e non possono nemmeno metterla i parenti». 

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