Da oggi torna la zona rossa nel Lodigiano

Poche ma significative le novità, necessaria l’autocertificazione per gli spostamenti

La Lombardia e il Lodigiano tornano oggi in zona rossa, e le restrizioni sono più stringenti rispetto all’analoga situazione dell’autunno scorso e di gennaio. Da oggi però entra anche in vigore il nuovo decreto Draghi che va a determinare gli automatismi del cambio di colore per le Regioni e le regole per i giorni di Pasqua. In generale tra la zona arancione scuro della Lombardia delle settimana scorsa e la zona rossa i cambiamenti non sono numerosi.

Pochi ma significativi: intanto per le attività produttive, perché chiudono da oggi barbieri e parrucchieri che pure nelle precedenti zone rosse erano aperti. Restano chiusi i centri estetici, che erano appena riusciti a farsi riconoscere dal Tar del Lazio il diritto a essere equiparati a parrucchieri e barbieri. Inoltre, tutti i negozi di commercio al dettaglio e di servizi alla persona tornano a chiudere. Restano aperte solo le attività considerate essenziali, che sono tutte espressamente previste nell’allegato 23 al Dpcm 6 marzo. Per bar e ristoranti non cambia molto, ma se fino all’arancione scuro c’era stata molta comprensione da parte delle forze dell’ordine, dal Ministero dell’Interno invece è partita ora una richiesta di stringere sui controlli e dunque il rischio è che non siano più tollerati i capannelli di persone fuori dai locali a bere il caffè o la birra. Altro cambiamento molto impattante è quello sugli asili nido, che da oggi restano chiusi al pari degli altri servizi educativi per l’infanzia e di tutte le scuole. Inoltre, sparisce la possibilità di fare visita a parenti e amici una volta al giorno, e sparisce la possibilità per i residenti nei piccoli comuni di muoversi nel raggio di 30 km per usufruire dei servizi aperti.

Torna l’autocertificazione per ogni spostamento, e in linea di massima sono consentiti solo quelli per lavoro, salute o necessità. In termini di libera uscita, invece, per fare sport o anche solo una passeggiata, sono stati cancellati i vincoli più stringenti del passato. Il nuovo decreto, oltre a stabilire automatismi per il cambio della zona di rischio (come quello per cui le Regioni con incidenza superiore a 250 casi su 100 persone finiscono automaticamente in zona rossa), prevede che tutta Italia sarà zona rossa il sabato santo, il giorno di Pasqua e di Pasquetta, anche se proprio in quei tre giorni sarà possibile recarsi a casa di amici o parenti, secondo la modalità già conosciuta a Natale (massimo due persone conviventi, oltre figli under 14 o disabili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA