Covid in classe, sono 14 i casi nel Lodigiano

In tutta la provincia, dall’inizio della stagione scolastica, sono stati circa 280 gli alunni isolati

Sono 14, dall’inizio dell’anno scolastico, gli studenti del Lodigiano che si sono contagiati e 14 le classi finite in quarantena. Chi frequenta le superiori ha potuto continuare la didattica, ma a distanza, senza perdere ore di scuola.

I dati dell’Ats, arrivati ieri, che contano i contagi dal 5 all’11 ottobre, parlano di 7 casi, 4 dei quali sono stati al Bassi, uno all’Archinti e uno al Novello. Lunedì 12 ottobre, sono risultate positive altre due classi al Cesaris. A confermarlo la stessa dirigente Maria Teresa Cigolini. «Quello che stiamo facendo al Gandini - spiega la preside Giusy Moroni - è di potenziare la rete per la didattica a distanza. Quando ci sono dei casi positivi, parte la didattica a distanza, ma il sistema va potenziato. Al Verri la linea è perfetta, mentre allo scientifico bisogna incrementare la potenza. Una volta a settimana siamo tutti a distanza, così la linea si sovraccarica». Dal 5 all’11 ottobre tutta l’Ats di Milano ha ricevuto segnalazioni di 175 casi positivi: 147 alunni e 28 operatori scolastici. Di questi 175 casi positivi, oltre ai 7 della provincia di Lodi ci sono i 103 di Milano città e 65 della provincia di Milano, incluse le due classi delle medie di Dresano. Il numero totale di persone isolate, invece, è stato complessivamente di 2.895: 2.811 alunni e 84 operatori scolastici. Nel Lodigiano, dall’inizio della stagione scolastica, sono stati circa 280 gli alunni isolati.

L’Ats, in queste ore, ha inviato ai presidi una nota sul contenimento del rischio. « Se il docente durante le lezioni rispetta il distanziamento e utilizza sempre la mascherina - scrive l’Agenzia per la tutela della salute - non è contatto di caso di alunno positivo e gli alunni non sono contatti se è il docente ad essere positivo (ovviamente ci sono eccezioni nelle comunità infantili, nidi e scuola infanzia). Se il docente abbassa la mascherina, diventa contatto di caso di alunno positivo e gli alunni sono contatti se è il docente ad essere positivo. Contatti ravvicinati, prolungati e senza mascherina nelle occasioni conviviali (come la pausa caffè o il pranzo) possono rappresentare elementi critici e far scattare la misura della quarantena. Abbiamo già rilevato in diverse classi casi Covid secondari che dimostrano la necessità della quarantena per le classi in cui era presente un alunno positivo nelle 48 ore precedenti l’effettuazione del tampone o l’inizio dei sintomi. La regola della separazione delle classi è una delle misure più importanti per ridurre il rischio di diffusione del contagio. Quando una persona ha sintomi sospetti al domicilio non deve recarsi a scuola e deve riferirsi al proprio medico curante».

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