COVID I sindaci non allentano l’attenzione

Preoccupa l’estensione dei casi di contagio ad interi nuclei familiari, ora la curva sembra almeno stabilizzarsi

«I dati epidemiologici dicono che in questa fase il Lodigiano continua ad essere una delle Province lombarde nella situazione migliore». Così il sindaco di Lodi Sara Casanova riflette sui numeri degli attualmente positivi. «Anche se questa settimana i nuovi casi positivi si confermano in crescita, sembra che il virus abbia perso un po’ di velocità, rispetto all’inizio di marzo. La situazione rimane comunque critica e occorre grande prudenza. L’auspicio è che questa tendenza al lieve miglioramento possa essere confermata nelle prossime settimane e che porti ad un progressivo allentamento delle misure, per dare sollievo alle nostre attività economiche e permettere ai nostri bambini e ragazzi di tornare quanto prima alla didattica in presenza».

«Tutti i comuni hanno vissuto un aumento dei contagi e Sant’Angelo non è esclusa, ma a mio avviso è opportuno tenere bene a mente il limite fissato per la zona rossa, che per Sant’Angelo è di 33 nuovi contagi settimanali - spiega il sindaco Maurizio Villa -: numero che non abbiamo mai toccato. Certo, c’è molta preoccupazione, perché oggi il contagio tocca in modo consistente, rispetto a prima, intere famiglie. Serve ancora moltissima attenzione, ma non è utile il terrorismo dei numeri. L’urgenza oggi è arrivare al più presto al vaccino, ma l’attenzione è alta anche per le ricadute sociali».

«L’ultimo dato induce a preoccupazione perché abbiamo assistito ad uno strappo significativo, in aumento - sottolinea il sindaco di Lodi Vecchio, Lino Osvaldo Felissari - : altro dato significativo, rispetto al passato, è la natura del contagio che oggi coinvolge sempre più il nucleo familiare tutto. Dati che restituiscono il senso delle nuove misure di contenimento adottate».

«A San Colombano - rimarca Giuseppina Gazzola, vicesindaco - , la situazione sembra sotto controllo, ma già nelle precedenti ondate, dopo un’apparente calma, siamo stati colpiti pesantemente. Per questo occorre ancora grande attenzione».

Francesco Morosini, sindaco di Tavazzano con Villavesco, chiarisce che «noi abbiamo risentito della vicinanza al Sudmilano, cominciando a crescere nel numero quotidiano di positivi prima del resto del Lodigiano e la situazione merita molta prudenza, anche se forse ci stiamo avvicinando al culmine e quindi poi alla discesa dei contagi. Purtroppo abbiamo registrato anche due decessi in questi giorni».

«La situazione è un saliscendi e per noi ha significato viaggiare tra i 15 e i 30 positivi a settimane alterne e sempre con due o quattro persone ricoverate - sottolinea Claudio Moneta, sindaco di Cornegliano Laudense - : siamo in contatto costante con i medici di base e abbiamo mobilitato la Protezione civile nel Coc per supportare la cittadinanza».

Il salto nel numero di positivi, a Castiraga Vidardo, è avvenuto tre settimane fa, «quando siamo passati da uno a 24 nel giro di pochi giorni - spiega il sindaco Emma Perfetti -. Dall’inizio della pandemia abbiamo avuto 157 contagi e stiamo provvedendo a diffondere i numeri in via settimanale alla cittadinanza per non creare confusione. C’è molta attesa sulla campagna di vaccini, ma purtroppo come comuni non abbiano notizie dirette».

«Ai primi di febbraio avevano due positivi tant’è che avevamo fatto ripartire alcuni servizi, come lo scuolabus, poi sospeso a inizio marzo, quando i contagi hanno superato le 15 unità - sottolinea Severino Serafini, sindaco di Massalengo - : il dato sembra stabilizzato, mentre nella seconda ondata di ottobre avevamo una 50ina di contagi. Confido che a questo picco non si arrivi».n

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