Covid, altri 45 casi nel Lodigiano, 773 nel Milanese, 3.310 in Lombardia, 16.424 in Italia

Trecentodiciotto morti in più in un giorno, tassi di positività sui tamponi eseguiti al 7,1% in regione e al 4,8% a livello nazionale

Il bollettino covid del ministero della Salute di oggi mercoledì 24 febbraio riporta altri 318 morti in più a causa del virus a livello nazionale, dove i positivi diagnosticati sono stati altri 16.424 , per un tasso di diagnosi ogni cento tamponi eseguiti che è del 4,8%. Nel Lodigiano sono 45 i nuovi positivi, nel Milanese un numero in graduale crescita rispetto ai giorni precedenti, 710, e 3.310 in Lombardia, per un tasso su cento tamponi del 7,1, anche questo in ascesa rispetto ai giorni scorsi. Altri dati lombardi indicano che i guariti/dimessi sono ora 503.152 da inizio pandemia (+2.762 nelle ultime 24 ore, ), sono sostanzialmente stabili i letti occupati per covid nelle terapie intensive 406 (-2), aumentano ancora invece i ricoverati non in terapia intensiva: 3.946 (+29). Riguardo ai vari territori, 333 sono i nuovi positivi residenti in Milano città; nella provincia di Bergamo 207; Brescia: 901; Como: 260; Cremona: 83; Lecco: 80; Mantova: 104; Monza e Brianza: 274; Pavia: 200; Sondrio: 11; Varese: 273.

Nella giornata di oggi a Roma il ministro della Salute Roberto Speranza ha relazionato alla Camera e al Senato annunciando che il prossimo Dpcm «varrà dal 6 marzo al 6 aprile» e includerà, dunque, la festività di Pasqua del 5 aprile e che «la bussola del nuovo decreto sarà la salvaguardia del diritto alla salute. L’arma in più sarà la collaborazione attiva di ogni persona e non ci sono oggi le condizioni epidemiologiche per allentare le misure di contrasto alla pandemia. Con questo livello di incidenza di casi abbiamo 5 regioni con terapie intensive sopra la soglia critica e l’Rt medio è 0.99, secondo ultimo rilevamento». Per domani alle 9 è previsto un incontro governo-enti locali sul Dpcm Covid. I ministri degli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini e della Salute, Roberto Speranza, vedranno i rappresentanti delle Regioni, delle Province e dei Comuni.

Intanto in Lombardia, dopo il provvedimento relativo ai territori della provincia di Brescia e alcuni Comuni delle province di Bergamo e Cremona, il presidente della Regione Attilio Fontana ha firmato una nuova ordinanza che prevede una proroga delle misure urgenti per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in relazione al territorio dei Comuni di Bollate (MI), Viggiù (VA) e Mede (PV). Nel testo dell’ordinanza, che proroga fino al 3 marzo le misure già adottate settimana scorsa per una prima ipotesi di validità di soli 7 giorni, tra l’altro viene fortemente raccomandato che le scuole e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado, aventi sedi in territori della Lombardia diversi dai Comuni di Bollate (MI), Viggiù (VA) e Mede (PV) dispongano la didattica a distanza per i propri studenti residenti o domiciliati in questi Comuni. Viene inoltre vietato ai residenti nei territori di recarsi nelle seconde case, sia all’interno sia all’esterno dei comuni, e il divieto vale anche per chi dall’esterno di queste “zone rosse” intendesse utilizzare seconde case all’interno. La Regione impone anche il massimo ricorso al “lavoro agile” in questi territori e fa obbligo di indossare mascherine chirurgiche o presidi analoghi di protezione delle vie respiratorie sui mezzi di trasporto pubblici circolanti nel territorio dei Comuni di Bollate (MI), Viggiù (VA) e Mede (PV).

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