Corte Palasio, imprenditore accoglie in casa la famiglia della badante ucraina

«Lei ha dovuto rimanere là, loro sperano di poter ritornare in patria al più presto»

Quando la sua domestica, bloccata in Ucraina, gli ha chiesto di accogliere la giovane nuora con la bimba di 6 anni e mezzo e le due cugine di 19 e 5 anni e mezzo, lui ha detto subito di sì. Un imprenditore di Cadilana, frazione di Corte Palasio, domenica sera è andato a Milano, dove arrivava il pullman a prendere le sue quattro ospiti. E da lunedì è un continuo correre, in Comune per la registrazione, in questura, nella casa di comunità di Sant’Angelo, per tamponi e visite mediche, e ieri, anche all’hub in fiera dove è stato allestito dall’Asst un percorso preferenziale per le vaccinazioni dei profughi. «La domestica che lavora regolarmente in casa mia da 6 anni - racconta l’imprenditore - è andata in Ucraina il 28 febbraio del 2020 perché la mamma stava male. Poi è tornata per un breve periodo, perché il figlio ha avuto un incidente ed è stato operato. Adesso che il figlio è guarito e lei aveva programmato di rientrare alla fine di febbraio è esplosa la guerra. Così ha deciso di rimanere di là». La donna ha chiamato l’imprenditore: «Io resto qui - ha detto -, ma ci sono mia nuora con la bimba e le due cuginette che hanno bisogno di accoglienza». E lui ha detto subito di sì: «L’ho fatto con il cuore - dice -, non sono riuscito a dire di no. Lo spazio in casa c’era. Mi aiutano mio fratello che vive con me, mia sorella, i cugini e poi da Crespiatica mi hanno mandato dei materiali che avevano raccolto e che servivano. Tutti mi stanno dando una mano. La mamma delle due sorelle di 19 e 5 anni e mezzo è infermiera e ha dovuto restare in Ucraina, il papà, invece, è panettiere. Loro sperano di poter tornare il prima possibile nel loro paese».

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