Corte dei conti: in arrivouna stangata da 127mila euro

Tra il Lodigiano e il Sudmilano ammonta a oltre 127mila euro il totale degli importi che dipendenti pubblici sono stati condannati a restituire allo Stato, alla Regione, ad aziende pubbliche o a enti locali tra la fine del 2009 e i giorni scorsi. È un dato che emerge a margine dell’apertura dell’anno giudiziario della Corte dei conti della Lombardia, tenutasi ieri mattina a Milano, in occasione della quale il presidente della sezione giurisdizionale Claudio Quartieri ha ricordato che «nel 2010 sono state emesse 51 sentenze di condanna, su un totale di 70, per un importo complessivo di circa 19,5 milioni di euro».

Si tratta spesso di risarcimenti per episodi vecchi di molti anni, perché l’azione della Corte dei conti nei confronti di dipendenti pubblici scatta solamente quando ci sia una sentenza penale definitiva di colpevolezza. La magistratura contabile però effettua anche indagini proprie, attraverso la sezione di controllo: nel 2010, ad esempio, è stata affidata una delega al Nucleo provinciale di polizia tributaria della guardia di finanza di Lodi, con accertamenti tuttora in corso. E nel 2009 è stata accertata una doppia irregolarità sostanziale nello stanziamento di fondi europei per il settore agricolo in provincia di Lodi, a fini di rimboschimento, con un importo versato dalla Regione superiore a quello richiesto dal beneficiario e, in precedenza, nel 2006, la liquidazione di un importo superiore a quello spettante,.

Sotto la lente della magistratura contabile anche i compensi medi per consulenze e incarichi dell’Asl di Lodi, nel 2009 ben 25 per una spesa totale di 531mila euro e un compenso medio di 21.240, il terzo più alto in Lombardia dopo Varese (29mila) e Mantova (23mila), più virtuosa l’Asl di Como a quota 5.027 euro. Dalle relazioni della sezione controllo emerge anche che nel 2009 l’Azienda ospedaliera di Lodi ha esternalizzato servizi per 10 milioni e 623mila euro, di cui 3 milioni per pulizie, mentre non è stato possibile effettuare alcune valutazioni sul servizio emergenza-urgenza di Lodi perché risulta l’unico non allineato al sistema informatico Em.ma dell’Areu, utilizzando invece diversi database.

Sul fronte delle condanne a risarcire l’erario, un 86enne di San Giuliano Milanese, G.N., medico convenzionato con il servizio sanitario nazionale, già condannato per corruzione nel 2003, aveva dovuto rimborsare 14.900 euro alla Regione Lombardia, con assegno circolare, per aver prescritto esami in modo troppo massiccio presso i centri del professor Poggi Longostrevi. E abita a San Giuliano anche R.A., 63 anni, responsabile di un economato degli Istituti clinici di perfezionamento di Milano, accusato di aver intascato nell’ottobre del 2002 una tangente di 5.500 euro per pilotare un appalto delle pulizie, “graziato” però dalla Corte dei conti.

L’ex dirigente Anas di Milano D.D.C. è stato condannato invece a risarcire all’Anas 26.314 euro per gli appalti alle ditte Spada Strade e Edilstrade, per complessivi 300mila euro circa, per interventi di messa in sicurezza di via Emilia e tangenziale est di Lodi alla fine del 2002, dopo l’alluvione. Una vicenda che aveva già visto in sede penale il geometra lodigiano G.L. restituire all’ente i 5.500 euro di “mazzetta” che per gli inquirenti avrebbe intascato.

E gli ex finanzieri G.L., 32 anni, e M.N., 47 anni, sono stati condannati a risarcire lo Stato con 17mila e 16mila euro per le due “tangenti” che il tribunale di Lodi ritiene fossero state chieste nel 2005 da militari provenienti da Milano a un concessionario di auto di lusso di Vizzolo Predabissi.

Ed era nato a Lodi 67 anni fa, anche se ora abita a Saronno, E.V., ex verificatore dell’Ufficio delle imposte dirette di Milano accusato di diversi episodio di corruzione negli anni Novanta, con decine di milioni percepiti da importanti aziende di Milano per “conciliare” problemi fiscali: la Corte in tre distinte recenti sentenze lo ha condannato a risarcire circa 42mila euro al ministero dell’Economia.

Seimila euro, invece, deve pagare all’erario M.P., che in veste di responsabile della polizia locale di Ospedaletto Lodigiano avrebbe sbagliato gli importi di una manciata di sanzioni nel 2004 e poi, nel 2005, immotivatamente archiviato una serie di verbali, sia pure senza dolo.

Infine, la Banca Popolare di Lodi è stata condannata a risarcire per 2.600 euro il Comune di Erbusco che nel 2004, quando per la tesoreria si era affidato al Credieuronord, non sarebbe riuscito a incassare un assegno circolare: acquisendo la “banca della Lega”, la Popolare deve ora scontare anche questa piccola grana.

© RIPRODUZIONE RISERVATA