Controlli anticovid in Italia, in un anno più di 700mila sanzioni

Il ministro degli Interni Lamorgese fa il punto della situazione a Ferragosto

Immigrazione, Covid, incendi, criminalità organizzata. Questi alcuni dei temi che il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha affrontato con i vertici delle forze dell’ordine nel corso del consueto Comitato nazionale per l’Ordine e la Sicurezza di Ferragosto, svoltosi quest’anno a Palermo, in Prefettura. Al tavolo anche il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il presidente della Regione Nello Musumeci. Prima della riunione, la titolare del Viminale si è collegata in videoconferenza con alcune sale operative per dire «grazie a tutte le donne e gli uomini impegnati anche oggi per garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini».

Nel frattempo, il Viminale ha diffuso il dossier con i dati relativi alle attività svolte dal ministero negli ultimi dodici mesi. Tra i vari numeri saltano subito agli occhi quelli relativi ai controlli sul rispetto della normativa anti-covid: ben 49.590.468 le persone controllate e, di queste, 720.918 quelle sanzionate. I negozi ispezionati sono stati 11.072.647: multati 26.374 titolari e disposte 7.480 chiusure. Per quanto riguarda gli omicidi, nell’ultimo anno sono stati 276. Di questi quelli attribuibili alla criminalità organizzata sono 13. Le donne uccise sono 105, il 38% degli omicidi volontari. Rispetto allo scorso anno si è registrato un calo del 13.9%. Gli omicidi compiuti da partner o ex partner sono stati 62. Quelli avvenuti in ambito familiare e affettivo sono 88. Le denunce per stalking sono state 15.989, e il 74% ha come vittime le donne.

Per quanto riguarda i migranti, da agosto 2020 a luglio 2021 sono sbarcati in Italia 49.280 migranti, il 128% in più dell’anno precedente. I minori stranieri non accompagnati sono 7.843 (+155.2%). Gli scafisti arrestati sono 147 (+25.6%). Il paese da cui partono più barconi è la Libia (per il 45.3%) seguito dalla Tunisia (35,9%). Per quanto riguarda la Libia, la titolare del Viminale, nel corso della conferenza stampa che è seguita al Comitato di sicurezza, ha annunciato che è «in fase di calendarizzazione» una missione «per mirate iniziative alla frontiera sud del Paese». Sulla Tunisia, invece, Lamorgese ha sottolineato che esiste una «linea dedicata» ovvero «un numero preciso di telefono con cui i nostri assetti potranno chiamare per fermare questa immigrazione» poiché «arrivano da noi, ma poi vengono rimpatriati subito dopo» in quanto il loro «ad oggi è ancora un Paese sicuro». E comunica che «presto arriverà la notizia sull’esito delle richieste mie e del presidente Draghi al Consiglio Europeo, di destinare risorse a quei Paesi» in modo da fornire loro «quel minimo di stabilità che aiuta certamente a limitare i flussi».

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