Con il Festival della fotografiaLodi fa il pieno di presenze

Lo hanno confermato anche alcuni baristi del centro storico: nel fine settimana si sono viste un sacco di “facce nuove” sedute ai tavolini. Merito della seconda edizione del Festival della fotografia etica, l’appuntamento organizzato dal Gruppo Progetto Immagine con il supporto di Comune, Provincia e diversi sponsor che ha attirato in città numerosi visitatori provenienti soprattutto da fuori provincia. Il “popolo della fotografia” non si è fatto sfuggire l’occasione di partecipare ai numerosi eventi in programma: non solo mostre, ma anche dibattiti, conferenze e videoproiezioni di gruppi fotografici indipendenti. Del resto le “attrazioni” non mancavano, a iniziare dalla presenza dell’americano Eugene Richards, uno dei più famosi fotoreporter al mondo, che domenica mattina ha accompagnato il pubblico tra gli scatti in bianco e nero che compongono “War is personal”, la mostra che racconta la vita dei reduci dalla guerra in Iraq in scena presso l’ex chiesa dell’Angelo. Tanti i visitatori che hanno seguito gli altri due appuntamenti di rilievo: le mostre di Stefano De Luigi all’ex chiesa di San Cristoforo dedicata al rapporto tra fotografia e cecità (“Blanco-Visions of blindness”) e quella di Simona Ghizzoni installata presso la sede del Gruppo fotografico Progetto Immagine che narra per immagini il dolore di chi soffre di disturbi del comportamento alimentare.

Tutti i fotografi si sono dimostrati disponibili e dialogare con il pubblico, che ha fatto sentire la sua presenza anche durante gli altri eventi, a iniziare dalle due mostre dedicate ad altrettante organizzazioni non governative (Medici senza frontiere e Cesvi) in scena presso lo Spazio Bipielle, e ai numerosi appuntamenti organizzati per approfondire il rapporto tra etica e fotografia.

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