Codogno, volantini diffamatori in centro

Un foglio A4 scritto a computer, meno probabilmente a macchina, contenente accuse circostanziate e i nomi dei presunti “impostori”. Lo ha trovato ieri mattina alle 8 una dipendente dell’ufficio Agenzia delle entrate in via Roma a Codogno; l’atto di “denuncia” era affisso fuori della porta e si è scoperto più tardi, identico, anche su quelle della Banca Popolare di Lodi a fianco e dell’agenzia di viaggi Assoquattro dall’altra parte della strada. La donna ha fatto la scoperta quando è andata ad aprire l’ufficio e spaventatissima ne ha informato immediatamente il comando dei carabinieri di Codogno e la guardia di finanza di Lodi. Pochi minuti dopo sul posto sono arrivati gli uomini del Nucleo operativo dei carabinieri di Codogno e i colleghi della stazione di Casale, delle Fiamme gialle e gli ufficiali del Nucleo mobile di Lodi. Le forze dell’ordine hanno ispezionato la sede territoriale dell’Agenzia delle entrate sia all’esterno che all’interno per essere certi che l’autore del “comunicato” non avesse lasciato altri tipi di segnali in giro. Quindi i carabinieri del Norm hanno prelevato i tre volantini affissi fuori dell’agenzia, della filiale della Popolare e di Asso 4. Il contenuto degli scritti sembrerebbe essere identico, un “j’accuse” contro forze dell’ordine e magistratura per un fatto risalente a una ventina d’anni fa. Che vedrebbe corresponsabili anche dieci persone, identificate con nome e cognome. Ma nel volantino ci sono anche considerazioni sui massimi sistemi, televisioni e radio vengono messi al bando come “corruttori di menti”. A margine del denso scritto non vi è invece alcuna firma né sigla che possa far risalire all’autore. Soltanto un motto in stampato maiuscolo: “W La pace, W La giustizia, W Il mondo libero”. Chiunque sia stato a compiere il gesto ha voluto restare anonimo. L’attenzione degli inquirenti è perciò diretta a rintracciare l’autore, ma anche a verificare la fondatezza dei fatti che lo stesso denuncia dettagliatamente. Su tutti e due i fronti le indagini sono nelle mani delle sezioni investigative dei carabinieri e della Guardia di finanza, che hanno eseguito le perizie e assunto le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della Popolare e di via Roma.

Laura Gozzini

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