Codogno, per paura della crisi si risparmia sui defunti

Tante famiglie non se la sentono di spendere per le estumulazioni ormai necessarie

La paura di una crisi economica fa cambiare idea a tante famiglie che avevano chiesto l’esumazione dei resti dei loro cari defunti tanti anni fa per riporli in una teca in un ossario. Il Comune di Codogno avvia il giro di telefonate per le esumazioni al cimitero, ma diverse famiglie sono senza soldi e fanno marcia indietro. A presentare domanda in Comune infatti erano state le famiglie stesse, eppure delle prime 13 contattate solo 7 hanno risposto. E hanno fatto tutte marcia indietro. In settimana gli uffici riprenderanno in mano l’elenco di 30 persone in lista d’attesa e proseguiranno con le restanti 17: finora sono stati contattati i parenti di chi ha la tomba o il loculo da oltre quarant’anni e si passerà poi a chi ce l’ha da 30. Il sospetto però è che la risposta rimarrà la stessa. E che toccherà all’amministrazione comunale farsene carico. In questi casi ci pensa il Comune, «ma - si spiega dal municipio - così non si ha più la specificità del proprio famigliare». I costi oscillano dai 434 euro a salma per l’estumulazione ma per la cassettina si può arrivare a 1.500 euro. (ha collaborato Laura Gozzini)

© RIPRODUZIONE RISERVATA