Codogno al voto per il sindaco:la Lega Nord correrà da sola

Ipotizzata in più occasioni e per certi versi ormai attesa. Ma non per questo meno clamorosa, ora che è diventata ufficiale. La decisione della Lega nord per il voto a Codogno finalmente c’è ed è netta: al voto amministrativo del 15-16 maggio il Carroccio correrà da solo. Niente più alleanza con il Popolo della Libertà, niente sostegno al sindaco uscente e candidato primo cittadino di Pdl e Udc Emanuele Dossena. «Siamo consapevoli della responsabilità che ci assumiamo prendendo questa decisione - così sabato pomeriggio il segretario provinciale della Lega Guido Guidesi, nell’incontro al Caffè Cornali che ha riunito buona parte del “popolo” leghista codognese e anche lodigiano -. La nostra però è una scelta coerente, opportuna, determinata. Corriamo per vincere, e lo facciamo da soli, raccogliendo i tanti solleciti e incitamenti che in questi mesi ci sono arrivati proprio dai cittadini di Codogno».

Il riferimento fatto da Guidesi alla società civile non è casuale. Sabato la Lega ha annunciato che non correrà con una lista di bandiera, bensì metterà in campo un cartello civico contrassegnato dal simbolo della Lega abbinato però anche a un altro logo espressione dell’abbraccio della comunità codognese (pare il melo cotogno). Affiancato dal segretario cittadino Andrea Negri, Guidesi sabato su questo punto è stato chiaro: «Corriamo in squadra con la città, questa non è la corsa elettorale solo della Lega, questa è la corsa della Lega e dei codognini che hanno a cuore la propria città e che vogliono stare al nostro fianco».

Impossibile sapere ora il nome del candidato sindaco, che sarà annunciato in settimana assieme ai principali punti programmatici della lista. «Sarà della Lega» ha però fatto sapere Guidesi. Parole che ridanno fiato alle indiscrezioni che darebbero ormai certa la candidatura a sindaco dell’attuale assessore Enrico Sansotera, nome di punta dell’apparato leghista codognese.

Nell’attesa degli annunci ufficiali, a prendersi meritato spazio sono così le riflessioni politiche. Una su tutte: perché lo “strappo” con i berlusconiani? «Attenzione: non si additi alla Lega la responsabilità di una spaccatura - ha messo subito in chiaro Guidesi -. Nei mesi scorsi il Pdl si era già spaccato, ha perso due assessori, ha registrato il passo indietro del vicesindaco. Tutti fattori che non ci sono piaciuti. Così come non ci è piaciuto il modo con cui il sindaco Dossena ha ufficializzato la sua candidatura, senza un preliminare confronto con gli alleati. Di certo - ha continuato Guidesi - in questa nostra scelta, diamo anche seguito alla direttiva della segreteria federale che sul territorio premeva per corse solitarie della Lega».

Direttive federali o meno, la molla decisionale più forte pare però essere stata una sola: la consapevolezza maturata via via dalla Lega nord che, assieme al Pdl, avrebbe rischiato di perdere, vuoi solo per i troppi malumori di tanti leghisti che un’intesa con i berlusconiani non la volevano più e che Dossena non lo avrebbero votato. E dunque: per cercare di vincere, la Lega ha scelto la corsa solitaria. «Siamo ottimisti - ha concluso Guidesi -. Pronostici? Inutile farli: meglio proseguire a lavorare come abbiamo sempre fatto, consapevoli di avere per avversari un centrodestra sgretolato e un centrosinistra che maschera i comunisti dietro una lista civica. Ma Codogno non è una città comunista, Codogno vuole amministratori che lavorano e hanno a cuore il proprio territorio. Come quelli della Lega».

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