Claudio, un compleanno di speranza

Nuovi progressi per il bimbo travolto da un ubriaco

«La strada è ancora lunga. Ma c'è la mano di Dio appoggiata sulla testa di Claudio, bambino d'oro. Andiamo avanti piano piano, ogni piccolo progresso è come un miracolo». La fede a dare forza anche nei momenti più difficili, la costanza inesauribile di lottare per il bene del proprio bambino: c'è tutto questo nelle parole di Antonio Michelini, papà del piccolo Claudio, il bambino che il 10 luglio dell'anno scorso sulla strada provinciale 26 che da Castiglione va verso Lodi è stato centrato da un veicolo in corsa guidata da un automobilista ubriaco.

Quel giorno maledetto è ancora vivo e presente nella mente di papà Antonio: «Non c’è ancora uscito dagli occhi». Ma adesso, a distanza di mesi da quella tragedia, c'è spazio anche per la speranza. Contattato ieri al telefono, Antonio Michelini non ha voluto indugiare nel raccontare i progressi di Claudio, che ancora è al centro di riabilitazione di Lecco: «La strada è ancora molto lunga, c'è la riabilitazione da fare tutti i giorni. Andiamo avanti piano, con Claudio che è un bambino bravo, che non si lamenta. La nostra speranza è che si sblocchi qualcosa nella testa: è lì che deve scattare la scintilla più importante».

I passi avanti però ci sono stati. E sono importanti. Chi ha potuto visitare Claudio racconta di un bambino che sembra riconoscere chi gli sta davanti, che muove un braccio, che non è più nutrito attraverso sondini, bensì imboccato a cucchiaio. Di vitale importanza per Claudio sono poi gli stimoli sensoriali: le voci, i suoni, gli ambienti. Soprattutto quelli legati alla sua famiglia. Proprio per questo, sempre sotto autorizzazione dei medici del centro specialistico di Lecco, il bambino è potuto anche tornare a Castiglione, nelle giornate del sabato e della domenica. Nella sua casa, dai suoi fratelli Nicole ed Alberto. Tra i suoi giochi e le sue cose.

Progressi fondamentali, per un bambino che tra pochi giorni, il 5 marzo per la precisione, compirà gli anni: i suoi compagni di scuola, quelli della IV dell'istituto elementare di via XX Settembre, stanno preparandogli una sorpresa: la registrazione di canzoncine e messaggi di auguri per il loro amico. Certo, la strada è lunga, ma papa Antonio ieri non ha escluso anche la possibilità che a maggio suo figlio possa essere presente in chiesa per ricevere il sacramento della Prima Comunione: «Faremo il possibile perché Claudio possa essere presente assieme ai suoi compagni». Se così fosse, a gioirne sarebbe tutta Castiglione e pure l'intero Lodigiano.

«C'è veramente una catena di preghiera attorno a Claudio, il paese è stretto attorno alla famiglia Michelini», rifletteva ieri don Luca Pomati, coadiutore della parrocchia castiglionese guidata dal parroco don Peppino Codecasa. Domenica scorsa, nella Messa delle 18 aperta alle famiglie dei bambini che faranno la Comunione, accanto ai sacerdoti era presente anche papà Antonio, che ha voluto ringraziare la solidarietà della comunità locale, invitata a non smettere di pregare per il bambino.

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