CHIESA A quasi 100 anni è tornato al Padre monsignor Piero Cazzamali

Ha guidato le parrocchie di Spino, dell’Ausiliatrice e di San Gualtero, dove martedì saranno celebrate le esequie

Poche settimane e avrebbe compiuto 100 anni, monsignor Piero Cazzamali. È spirato nel suo secolo di vita, nella notte tra domenica 19 e lunedì 20 luglio, alla Fondazione Zoncada di Borghetto Lodigiano dove risiedeva dal 22 aprile 2014. Proprio presso la casa di riposo di Borghetto è composta la salma di don Piero, fino ad oggi, martedì 21 luglio, quando alle 15.30 nella chiesa di San Gualtero in Lodi il vescovo monsignor Maurizio Malvestiti presiederà le esequie. Don Pierino sarà poi sepolto al cimitero Maggiore di Lodi.

Nella parrocchia di San Gualtero era nato, monsignor Piero Cazzamali, e qui era stato anche parroco, dal febbraio 1959 al 1970. «Ha accompagnato la trasformazione da parrocchia suburbana a parrocchia di città. Aveva il titolo di prevosto», dice a San Gualtero il parroco di oggi, don Renato Fiazza.

Monsignor Cazzamali era dunque nato a Lodi il 3 settembre 1920. Decano del presbiterio diocesano, da febbraio 1989 era canonico onorario del Capitolo della cattedrale di Lodi. Aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 2 aprile 1949: ben 71 anni di sacerdozio durante i quali don Pierino è stato vicario parrocchiale alla Maddalena e in Cattedrale, insegnante al seminario vescovile, assistente diocesano delle donne di Azione cattolica e vice assistente dei giovani (nella Giac). Dopo essere stato parroco nella comunità dei Santi Filippo, Giacomo e Gualtero in Lodi, aveva guidato anche la parrocchia di Spino d’Adda per sei anni e quella dell’Ausiliatrice in Lodi dal 1976 al 1989.

«Sono stato suo coadiutore all’Ausiliatrice per sei anni molto belli - ricorda monsignor Angelo Pavesi -. Era una persona furba ma della furbizia evangelica, non cattiva ma caratterizzata dalla sapienza. E poi conosceva tutti, sapeva tutto di tutti, gli orari delle persone, la genesi delle famiglie, e questo è molto importante per un parroco. La gente passava e lo salutava. Inoltre - prosegue monsignor Pavesi - ricordo il suo tratto signorile, gioviale. Non metteva a disagio nessuno, era un uomo generoso, e con me ha sempre avuto un occhio di riguardo anche quando sono stato poi inviato a Paullo e mi è stato molto vicino». Tratti che monsignor Pavesi, successivamente parroco a San Gualtero, ha ricordato quando monsignor Cazzamali nella parrocchia nativa aveva celebrato i 60 anni di sacerdozio.

Dal 1989 don Piero aveva vissuto a Lodi città, mentre nel 2014 era stato accolto dalla Fondazione Zoncada di Borghetto dove lo ricordano con simpatia e affetto. In questi ultimi anni gli è stato vicino don Fiorenzo Spoldi, già parroco di Borghetto e ora collaboratore, che dice di lui: «Era schietto nel parlare, essenziale nel comunicare anche le cose liturgiche, molto aperto al Concilio. Senza tanti fronzoli. Un uomo molto schietto, sincero, che andava all’essenziale. Ha portato avanti bene il Concilio quando era parroco a San Gualtero, aveva curato il cambiamento, il rinnovamento, era molto aperto. Aveva anche sistemato l’urna di San Gualtero. A Borghetto ha concelebrato le Messe fino a un anno fa». Ogni giorno, fino alla soglia del secolo di vita.

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