CERRO Ex Saronio, la sfida del prossimo sindaco

Da anni il sito di Riozzo è in attesa di una bonifica e di un rilancio

Decidere il destino dell’ex Saronio sarà una delle sfide del prossimo sindaco di Cerro. In passato si parlava di realizzare un museo della pace, un complesso residenziale o un grande parco nel cuore della frazione di Riozzo. Il caso è quello dell’ex impianto militare grande 45mila metri quadrati tuttora appartenente al Demanio, dove negli anni della Seconda guerra mondiale si producevano le armi chimiche destinate all’esercito di Benito Mussolini: in passato l’area nella frazione di Riozzo veniva utilizzata dall’Esercito come poligono di tiro, ma ormai da tempo versa in condizioni di perdurante degrado, come pure gli edifici interni che sono sempre più pericolanti. La questione è tornata di stretta attualità negli ultimi mesi quando, replicando a un’interrogazione parlamentare del deputato del Movimento 5 Stelle Valentina Barzotti, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha annunciato lo stanziamento di 70mila euro per affidare ad un’impresa civile specializzata nel settore i lavori necessari alla rimozione della vegetazione infestante e consentire così il completamento delle operazioni di messa in sicurezza degli edifici pericolanti: dopo un colloquio in videoconferenza con il ministero della Difesa, il sindaco di Cerro Marco Sassi ha prospettato per settembre il via all’intervento, che sarebbe propedeutico al piano di caratterizzazione per individuare le aree realmente inquinate a cui far seguire l’eventuale bonifica. Tutto questo riporta insomma in primo piano il futuro dell’ex impianto militare una volta risanato, che in passato non aveva peraltro mancato di accendere il dibattito politico locale e non solo: intervenuto a Cerro proprio per discutere dell’ex Saronio, qualche anno fa il vicedirettore di «Repubblica» Gianluca Di Feo ha lanciato la suggestiva idea di progettarvi un museo della pace, mentre in tempi più recenti si era parlato di realizzarvi un complesso residenziale, un bosco o un parco nel cuore di Riozzo. Con le amministrative in calendario il 3 e 4 ottobre e l’impossibilità per l’attuale primo cittadino Sassi di candidarsi per la terza volta consecutiva alla guida del paese alle porte di Melegnano, il destino dell’ex Saronio promette di essere una delle grande sfide del sindaco del futuro, che peraltro potrebbe infiammare la discussione già durante l’ormai imminente campagna elettorale.

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