Caselle Landi piange Pippo Losi

Il cappello da cowboy in testa e gli inconfondibili baffi neri. Pippo Losi era il mattatore di Caselle Landi, era e lo resterà per sempre, perché un altro personaggio come lui bisognerebbe inventarlo. Pippo è morto sabato all’età di 80 anni, una vita da agricoltore e grande allevatore di cavalli.

La sua vera passione, i protagonisti di mille storie. Tanto per cominciare allevava campioni, come l’“Aggressore”, che ha corso e stravinto all’ippodromo di San Siro facendo mangiare terra agli altri rivali in gara. Quella dei nomi bizzarri ai suoi animali era un’altra delle stramberie di Pippo.

«Aveva una passione sviscerata per i cavalli - racconta Alessandro Grecchi, di Caselle Landi -. Ultimamente si divertiva a chiamarli affettuosamente con il nome o cognome dei politici. Ricordo una bellissima puledra di nome Pivetti e un maschio di nome Berlusconi! E poi l’amata Cesena, fattrice che gli ha dato 15 puledri. Un record, se si pensa che la gestazione dura 11 mesi». La verità è che Pippo sapeva guardare alle cose con ironia, amava sorridere e sorprendere. Piccoli e grandi, senza distinzioni. Cascina Punte Casati, dove viveva con la moglie e i tre figli, era meta di scolaresche ed appassionati di cavalli. Lo è stata fino alla fine, sino a poco prima che la malattia gli levasse le forze per poi portarselo via.

«Lasciava osservare ai bambini le vacche che allattavano i vitellini e diceva “così vedono come nasce e si sviluppa la vita”», prosegue Grecchi. Nel vocabolario di Losi aveva trovato posto anche “la me barachina”, il calesse con cui aveva accompagnato i figli ai battesimi, alle cresime e il giorno delle nozze, le partorienti di Caselle all’ospedale.

Così la salma dell’anziano allevatore arriverà a bordo del biroccio stamattina davanti alla parrocchiale a Caselle Landi, per i funerali che si terranno alle 10.30. L’ultimo saluto a un uomo che, citando le sue parole, ha molto amato: «Amo la mia famiglia, mia moglie Teresa, i miei figli, le mie nuore, mio genero, tutti i miei nipoti e la mia fattoria con i miei cavalli».

La. Go.

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