CASALPUSTERLENGO Rifiuti e danni, un appello per “salvare” il parco Puecher

Incivili scatenati: bottiglie e lattine ovunque, giochi ormai inutilizzabili

Bottiglie e lattine sono ovunque al parco Puecher. Insieme a cartacce e mozziconi di sigaretta. Il colpo d’occhio è davvero pessimo. Tutta colpa dell’inciviltà dei soliti ignoti che non fanno un passo per raggiungere il cestino, gettando quel che hanno fra le mani per terra. In particolare, ai piedi dei giochini dei bambini dai quali giungono parole di speranza. Mentre scende dallo scivolo a tutta velocità, è proprio una piccolina, ad osservare: «Quanti rifiuti, non va bene, adesso le raccolgo io le bottiglie». Senza guanti però giustamente gli adulti le sconsigliano di addentrarsi fra erba alta e cumuli di sporcizia. Poco più in là una giovane coppia di innamorati guarda più volte la panchina, per capire dove sedersi per non sporcarsi. Ma fra le gente le proposte per “salvare” il parco non mancano.

«Credo che questo sia potenzialmente uno dei più bei parchi di Casale, grande, dotato anche di un bello spazio tipo anfiteatro – osserva la mamma -, è un peccato che non venga valorizzato: una volta c’era una colonnina Sos ma non funzionava e comunque non la vedo più, c’è una telecamera ma mi domando se funzioni dal momento che le persone che sporcano e imbrattano non vengono mai prese; panchine e arredi sono stati sostituiti tempo fa – continua la donna -, ma il problema resta legato al fatto che questo parco rimane periferico, abbandonato, di sera e di notte compagnie di ragazzi bivaccano, è buio e non ci si passa volentieri, per non parlare del degrado che c’è nella zona dell’ex magazzino». La pensa così anche una nonna: «È un parco bello ampio, dove i piccoli giocano volentieri, ma serve più controllo». E una ragazza di passaggio suggerisce: «Forse bisognerebbe fare qualche controllo in borghese per pizzicare chi sporca». Un’altra ancora propone: «Perché non fare come nel parco vicino al cimitero? La presenza di un chiosco, una piccola attività, potrebbe servire per evitare l’effetto periferia: inoltre, l’area è vicino ala stazione, zona di passaggio, e se questa specie di anfiteatro fosse utilizzato, qualche evento estivo lo si potrebbe fare, magari in collaborazione con il bel teatro o la bella biblioteca che abbiamo».

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