Casale si ferma ancora una volta
nel ricordo di chi non c’è più

In piazza del Popolo la celebrazione eucaristica per coloro che sono morti a causa del coronavirus

Casale si è fermata di nuovo. E non per obbligo, ma per scelta. E lo ha fatto lunedì durante la Santa Messa celebrata in piazza del Popolo, nella quale la città ha voluto ricordare tutti coloro che sono morti, in particolare, durante l’emergenza Covid: persone i cui nomi sono stati elencati dal sagrato della chiesa di San Bartolomeo, trasformato in altare, mentre in piazza le sedie hanno preso il posto delle consuete panche cui si sono aggiunti gli occhi e le orecchie dei casalini affacciati ai balconi di casa e delle tante persone in piedi.

In quella piazza tutto è apparso d’improvviso convergere: la parrocchiale, il municipio, la torre Pusterla, il teatro, i palazzi, i bar, i negozi, gli uffici, storie differenti accomunate dalla stessa esperienza. Il Covid-19. Nel silenzio, spezzato solo - pur trovandosi in piazza – dalle note del corpo bandistico Orsomando e dal canto della corale accompagnata dall’organo e dal violino – è quindi cominciata la celebrazione cui hanno partecipato anche le autorità civili e militari.

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