CASALE Non c’è futuro in ospedale per la degenza oncologica

È quanto emerso dalla Commissione riunitasi alla presenza del direttore dell’Asst Salvatore Gioia

Degenza oncologica non tornerà a Casale, ma potrebbe venire aperta a Codogno: per i 10 posti letto spariti lo scorso marzo dal presidio di via Fleming si fa avanti l’ipotesi di un ricollocamento presso l’ospedale di Codogno. È quanto emerso dalla Commissione ospedale di Casale, riunitasi giovedì in videoconferenza, alla quale è intervenuto anche il direttore dell’Azienda socio sanitaria territoriale Salvatore Gioia.

Tuttavia, a differenza delle altre commissioni comunali on line, registrate e caricate sul sito del Comune, la commissione non è stata registrata e non risulta accessibile al pubblico. Il presidente Beatrice Rizzi ha assicurato che i prossimi incontri saranno disponibili.

«Il dottor Gioia ha confermato la visione del polo di Casale come presidio di medicina territoriale - spiega il sindaco Elia Delmiglio -: all’ospedale di Casale la maggior parte dei reparti sono tornati, è stata introdotta la figura dell’anestetista rianimatore prima assente, inoltre è un ospedale che è stato mantenuto Covid free (ad accezione di pochi posti presso l’hospice nella rete cure palliative); quanto a degenza oncologica, non è previsto il ritorno dei letti a Casale, ma è intenzione dell’Asst redistribuirli sul territorio, in particolare si ipotizza all’ospedale di Codogno - continua Delmiglio che sulla chiusura temporanea (10 dicembre-6 gennaio) prevista per radioterapia rassicura: «Non c’è nessuna intenzione di chiudere il reparto».

Perplesso Giovanni Pennè di Tutti per Casale che commenta: «Questa amministrazione comunale non si è spesa affinché tornassero tutti i reparti che c’erano all’ospedale di Casale prima dell’emergenza Covid e, se questa ipotesi sullo spostamento dei posti di degenza oncologica dovesse trovare conferma, Casale dimostrerebbe di avere un peso ben diverso da Codogno».

Marta Cobianco del M5S osserva: «Innanzitutto è inaccettabile che questa Commissione non sia stata resa accessibile al pubblico. Detto questo registriamo il fatto che degenza oncologica non tornerà a Casale e ci si chiede perché visto che per anni ha potuto essere attiva presso il nostro presidio e che rispetto a questo l’amministrazione di Casale non ha mai preso posizione a difesa del suo ospedale».

Dal Comitato ospedali Casale Codogno per ora nessun comunicato ufficiale ma il gruppo “Io Ci sono” fa sapere che «la riforma Maroni è arrivata al capolinea, la Regione sta riscrivendo la legge sanitaria, dunque il nostro impegno continuerà a esser speso a livello regionale, dove davvero si decidono le cose».n

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