Casale, la riconoscenza di un’intera città si riflette nei Premi Pusterla

Il riconoscimento alla memoria a Giuseppe Borghi, primo medico della Bassa portato via dal Covid

Per Casale era un’istituzione. E fino alla fine, ha continuato ad andare casa per casa a visitare i suoi pazienti, convinto di quel che aveva sempre ripetuto: «Come sono contento di aver scelto questa professione». Alla memoria del dottor Giuseppe Borghi, primo camice bianco portato via dal Covid-19, è andato uno dei Premi Pusterla 2020 che ieri mattina il sindaco di Casale Elia Delmiglio, insieme agli altri amministratori, ha consegnato all’interno della biblioteca comunale. «Amava questa città e infatti non l’ha mai lasciata», ha sottolineato la moglie Daniela, ritirando il riconoscimento. «Quando vado in visita presso i malati, tanti mi dicono che sentono la sua mancanza», ha osservato il parroco don Pierluigi Leva.

I Premi Pusterla sono andati dunque anche agli altri casalini di nascita o di adozione che hanno dato tanto alla comunità. «Solidarietà e sussidiarietà sono valori della nostra Costituzione e in questi premi, con i quali vogliamo esprimere la gratitudine di una comunità, li ritroviamo», ha spiegato il sindaco Delmiglio. «Le persone che oggi ricordiamo ci dicono di che pasta è fatta la gente di Casale», ha continuato don Leva.

Premiata quindi l’associazione Compagnia Casale Nostra, guidata da Ottorino Buttarelli, per aver realizzato il monumento di sassi in memoria delle vittime della pandemia, pietre fra le quali, oltre al nome del dottor Borghi, spicca anche quello di Egidia Galli, storica volontaria dell’oratorio Casa del Giovane (la barista col sorriso) nonché volontaria Auser, Adi, Avis, alla quale è andato il premio Pusterla alla memoria: Egidia infatti è morta a causa del Covid, contratto in ospedale dove si recava a prestare assistenza a un’amica che era nel bisogno. Premiata inoltre l’associazione Croce Casalese, per i suoi 40 anni di attività. Riconoscimento però anche per Patrizia Tosi, infermiera oggi in pensione, ma per 40 anni in servizio al pronto soccorso, prima a Casale, poi a Codogno e in piena crisi anche a Lodi, dove ha fatto il suo dovere con profonda umanità. Sul fronte imprenditoriale, premiata per il suo primo secolo di storia l’azienda Monteverdi Vini, che ha cominciato a preparare le prime bottiglie proprio presso l’attuale biblioteca, dove un tempo aveva sede il magazzino consortile: oggi è presente in 40 Paesi col suo marchio del quale fa parte anche la Torre Pusterla. In ambito artistico, riconoscimento alla memoria di Gino Carrera, per aver portato attraverso la pittura Casale. Premio Pusterla infine per il luogotenente Marcello Trimarchi, oggi in pensione ma per 17 anni comandante della stazione dei carabinieri di Casale, riferimento umano e professionale per quella città a cui l’ex comandante, a sua volta, ha dedicato il premio ricevuto, condividendolo anche con tutti i carabinieri che con lui hanno collaborato.

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