Casale, in 400 contro l’inceneritore

I manifestanti bloccano la città. Sabato pomeriggio oltre 400 persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal comitato Casale Respira contro l’inceneritore Elcon con palloncini, striscioni, fischietti, musica, megafoni. Il lungo serpentone è partito da via Adda, passando per la via Emilia per la strada Mantovana, viale Cappuccini, Largo Casali e piazza del Popolo, dove i manifestanti hanno liberato i loro palloncini colorati verso l’alto.

Ed è proprio «all’alto» che i cittadini chiedono informazioni e risposte che non arrivano. Il riferimento è ai politici regionali, provinciali e comunali che dopo 18 giorni di silenzio non sanno dire nulla di più di quanto già non si sappia: il 20 settembre Elcon ha chiesto la sospensione della conferenza dei servizi e pare che l’azienda si stia interessando anche in altri siti oltre Casale, nel milanese. Difficile dire se questo silenzio possa essere un segnale positivo, di fuga della Elcon da Casale, o il tempo della riflessione per tornare alla carica con nuove strategie. «Nessuno ci può assicurare che Elcon se ne andrà - ha precisato il presidente del comitato Simone Peviani - quindi noi continueremo a lottare».

«Ma Parmesani dov’è?», ha domandato al megafono la portavoce del comitato Monica Moretti. «Non c’è», ha risposto compatto il corteo. Il sindaco di Casale Flavio Parmesani non ha partecipato alla manifestazione - pare - per impegni a Roma.

Le forze dell’ordine hanno vissuto un pomeriggio tranquillo: nessun incidente, solo slogan più o meno coloriti.

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