CASALE Con la tangenziale e la rotonda l’ospedale tornerà strategico

È vicino al casello e sarà collegato alle principali direttrici. Si aprono prospettive di rilancio

La realizzazione di un ospedale all’uscita dell’autostrada non è un sogno. Quell’ospedale esiste già: è il presidio di Casalpusterlengo.

Grazie alla tangenziale, opera in costruzione, il nosocomio infatti sarà collegato in maniera pressoché diretta al casello dell’A1 Casalpusterlengo-Ospedaletto. E anche alla tangenziale di Codogno e alla via Emilia a due corsie che porta a Piacenza (il punto di congiunzione è la rotonda all’altezza del Mondial). La tangenziale infatti non sgraverà soltanto il tratto urbano della via Emilia dal traffico (che è la sua mission), ma creerà anche un bypass che dalla strada provinciale 234, lato Ospedaletto, condurrà direttamente all’ospedale di Casalpusterlengo, con tanto di apposito svincolo e rotonda all’altezza della strada bassa per Somaglia, proprio fra i campi che corrono in faccia al nosocomio di via Fleming.

Il cantiere della tangenziale dunque evidenzia la posizione “strategica” dell’ospedale di Casalpusterlengo che oltretutto non risulta intercluso, fra palazzi, case e vie urbane iper trafficate.

Restano da ultimare i lavori, rimasti incompleti, per la costruzione del nuovo ingresso per le ambulanze e l’auto-medica (all’appello manca la rampa di raccordo al piano terra, il resto delle opere sono già state realizzate),

Quanto ai contenuti, il presidio, dotato di punto prelievi, bunker per le radioterapie, unità Uonpia, hospice, geriatria, ambulatori, oggi offre anche spazi ancora da utilizzare, compresi quelli lasciati vuoti dall’eliminazione di degenza oncologica.

Il cantiere della tangenziale di Casalpusterlengo mostra dunque una prospettiva interessante per il futuro dell’ospedale.

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