Casale, arrivano i tutor ambientali per combattere gli incivili dei rifiuti

Alle fototrappole e alle multe si aggiungerà una campagna di informazione

Non solo rifiuti: adesso per strada a Casalpusterlengo abbandonano anche sedie, bici e carrelli della spesa. Che il problema sia anche culturale appare ormai evidente, tuttavia per prevenire i fenomeni di abbandono e mappare gli scarichi abusivi, dal primo giugno, a Casale, arrivano i “tutor ambientali”. Annunciati alcuni mesi fa, entrano ora in azione. Si tratta per il momento di quattro volontari dellAssociazione casalina per i diritti degli anziani, Ada, dotati di patentino ambientale, che opereranno in stretta collaborazione con la ditta Colombo Biagio, titolare dell’appalto per la raccolta dei rifiuti, perlustrando il territorio e richiamando ai corretti comportamenti. I “tutor” però non saranno in nessun modo autorizzati a sanzionare, attività che spetta alla polizia locale, autorità competente in materia: fra lo scorso anno e i primi le sanzioni sono state oltre 20, non poche se si considera il lungo periodo di lockdown.

«Ci sono state anche altre sanzioni nei mesi scorsi, anche grazie all’installazione delle foto-trappole, tuttavia credo che serva anche uno scatto culturale su questi temi - spiega l’assessore all’ambiente Alfredo Ferrari -, ad ogni modo procediamo nel monitorare tutto e non a caso dal primo giugno saranno ufficialmente operativi i tutor ambientali: al momento sono tre, quattro volontari dell’associazione degli anziani Ada ai quali potranno aggiungersene altri con un corso ad hoc dedicato al conseguimento di questo patentino e sono persone che avranno un blocchetto e segnaleranno sia al Comune sia alla Colombo Biagio, con la quale avranno uno stretto rapporto, casi di abbandono di rifiuti: vedremo gli effetti con ponderazione». Alla luce del patentino ambientale dell’Ada, è nato un accordo che rende i volontari operativi sul territorio come monitoraggio dei comportamenti scorretti e contributo al mantenimento del decoro.

Nelle ultime settimane, oltre ai sacchetti indifferenziati abbandonati per strada o gettati nei cestini urbani, sono stati trovati contenitori e bottiglie vuoti lasciati per terra dopo la merenda, bottiglie di plastica vuote scaricate in un angolo. E, ovviamente, anche qualche mascherina.

Ma in città e dintorni i casi di abbandono dei rifiuti e di comportamenti scorretti si moltiplicano da mesi. E problemi non riguardano solo le periferie e i campi, bensì anche alcune vie del centro storico, i vicoletti di collegamento fra caseggiati e quartieri, i parchi, la strada bassa verso Somaglia, la zona della stazione.

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