Casale, ancora un rinvio per la sentenza per l’omicidio di Zamperoni

Il tribunale di Brooklyn deve ancora ratificare il patteggiamento

Rinviato ancora una volta il verdetto per l'omicidio per avvelenamento di Andrea Zamperoni, il capocuoco 33enne di Zorlesco di Casalpusterlengo trovato morto il 21 agosto del 2019 in una stanza di un motel del Queens, a New York. A vegliare il cadavere c’era una 43enne pregiudicata, Angelina Barini, che si era attrezzata per fare a pezzi la salma, portarla fuori dall’albergo e cancellare le tracce con la candeggina. La donna risulta aver concordato il patteggiamento per questo e altri omicidi simili, in cui le vittime secondo l’Fbi venivano stordite per poterle rapinare, con narcotici più volte rivelatisi mortali, e si attende solo la ratifica dell’entità della pena da parte della corte distrettuale di Brooklyn. L’ex fidanzato filippino dell’imputata è a sua volta in cella, accusato di aver collaborato nel piano della rapina mortale, ma non risulta aver a ora chiesto il patteggiamento. Avrebbe usato più volte la carta di credito di Zamperoni dopo la sua morte. Lo zorleschino lavorava da un paio di anni per il ristorante Cipriani Dolci di New York, dopo aver fatto carriera a Londra. L’udienza prevista per ieri pomeriggio è stata rinviata all’ultimo, a causa di difficoltà organizzative legate alle precauzioni Covid, e si dovrebbe tenere tra due settimane.

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