Cantieri di notte sulla via Emilia in una corsa contro il tempo

I lavori Anas fra San Rocco e Casale dovranno finire entro questa settimana

Anche se notte l’asfalto fuma per il calore toccando terra. Mentre operai in pantaloni e gilet catarifrangenti tirano col rastrello il bitume in eccesso tra le due strisciate della corsia nord e sud della via Emilia. In gergo la chiamano “giunta”. Terminerà questa settimana il maxi cantiere Anas sull’ex statale 9 tra San Rocco al Porto e Casale, 16 chilometri di nuova pavimentazione drenante per un investimento poco superiore ai 2 milioni di euro. Gli uffici sono chiusi da un pezzo e il traffico sulla via Emilia procede flaccido, da partenza per le vacanze, quando uomini e mezzi appaiono sul nastro nero e inizia il lavoro di fresatura, posa e rullo dell’asfalto.

Hanno le facce provate per il gran caldo, che a contatto col bitume «l’afa la senti nella testa e sembra che ti scoppia» mi dice un capo cantiere che oggi ha cambiato mestiere e non la sente, no, la nostalgia dei chilometri e chilometri di strade riasfaltate per oltre vent’anni, lavorare la notte quando gli altri vanno a dormire e coricarsi quando si fa giorno. Il fattore tempo è al centro del cronoprogramma. I turni vanno dalle 21 alle 5 in primavera e dalle 22 alle 6 appena arriva l’estate. Per quel poco si cerca di sfuggire alla calura e poi d’intralciare il meno possibile il traffico. Chiunque ha percorso la ss 9 tra Casale e Piacenza in questi mesi è incappato ogni notte nei lavori e li ha seguiti, dal fresco della propria auto, procedere di tratto in tratto.

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