Boom di bocciati e ritirati, tutti i danni della pandemia

Dopo le promozioni dello scorso anno, alle scuole superiori sono emerse le difficoltà

Più alunni con i giudizi sospesi e bocciati, soprattutto perché non hanno frequentato o si sono ritirati dalla scuola. I danni causati dalla pandemia sono venuti al pettine dopo gli scrutini. Qualche studente si è trascinato le lacune dello scorso anno. «Da noi - spiega la dirigente del Gandini e del Verri Giusy Moroni - su 1069 alunni abbiamo avuto 58 non promossi, ma 13 di questi per mancata frequenza o ritiro e 168 ragazzi con il giudizio sospeso. Le percentuali sono aumentate. Abbiamo cercato di limitare le bocciature dando debiti e aiutando i ragazzi. Alcuni sono stati promossi anche se non erano pienamente sufficienti perché abbiamo voluto dare loro fiducia e puntare sulla formazione. Dal 28 giugno al 17 luglio avremo attività di potenziamento». Anche al Bassi, spiega il professor Fabio Banderali, respinti e rimandati sono cresciuti. In quest’ultima scuola, su 1297 studenti, 862 sono stati promossi, 188 respinti e 247 sospesi. Al Vegio di Lodi, su 726 alunni tra la prima e la quarta, 72 non sono stati ammessi (il 9,92 per cento) e 149 (il 20,52) sono stati rimandati. Al Novello di Codogno, le classi che hanno avuto numeri più o meno in linea con gli scorsi anni, spiega la preside Valentina Gambarini, «sono le prime e le quinte. C’è stato, invece, un aumento significativo di non ammessi e studenti con debito nelle terze. Ci sono stati però studenti che, anche nella complessa situazione vissuta, hanno riportato risultati molto buoni. Adesso iniziano le attività per il recupero, nella prospettiva di un anno scolastico con maggiori certezze e continuità, in presenza». Al Novello i non ammessi sono stati 32 (tra questi ci sono gli alunni che non sono andati a scuola per lunghi periodi). Gli studenti con debito sono stati, invece, 151 su 590. Al Volta di Lodi, invece, gli esiti sono stati in linea e in parte migliori del 2019. I promossi sono stati il 64,36 per cento (753), i non promossi l’11, 62 (136) e i ragazzi con giudizio sospeso il 23,93 (280). «Nelle prime - spiega la preside Luciana Tonarelli - gli studenti sono andati bene e siamo contenti. Era il nostro obiettivo riuscire a limitare gli insuccessi, da noi frequenti in passato, il primo anno». I ragazzi con situazioni già compromesse sono stati respinti, gli altri sono stati aiutati: i professori hanno tenuto conto delle difficoltà.

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