Bimbo sott’acqua, è ancora in coma

Rimangono serie le condizioni del piccolo che domenica ha rischiato

di annegare nella piscina del centro sportivo Spadazze, dove si è rivelato decisivo l’intervento di un bagnino

È ancora in coma farmacologico il bambino di 10 anni che domenica ha rischiato l’annegamento alla piscina del centro sportivo Spadazze, salvato solo dal tempestivo intervento di uno dei bagnini a bordo vasca: il piccolo è ancora ricoverato al San Matteo di Pavia e le sue condizioni sono serie.

Pochissime sono le informazioni che trapelano, ma ieri nel primo pomeriggio il bollettino medico indicava questa situazione. Domenica pomeriggio il bambino era in piscina con la famiglia, di origine straniera e residente a San Colombano, quando nel primo pomeriggio, poco dopo le 14.30, si è verificato l’episodio: il piccolo galleggiava senza dare segnali di coscienza, con la faccia all’ingiù. Il tempestivo intervento del bagnino a bordo vasca M.V., di 23 anni, di Graffignana, ha evitato che la tragedia si compisse.

«I bambini giocano spesso a stare nella posizione del morto, ma io li osservo sempre con attenzione e aspetto che diano un segno di coscienza - racconta M.V. -. Invece domenica il piccolo non si muoveva, e quindi sono subito saltato dentro la vasca e l’ho portato al bordo. Quando l’ho portato fuori non respirava, ma aveva il battito, così ho operato la ventilazione bocca a bocca, il piccolo ha rimesso la poca acqua bevuta e poi ha cominciato a respirare autonomamente. Quindi è arrivata l’ambulanza del 118 e l’ho lasciato alle loro cure».

M.V. ha il brevetto solo dall’anno scorso, e questa è la sua seconda stagione. Quello di domenica è stato il battesimo operativo per lui, e l’ha passato a pieni voti: il piccolo è stato salvato dal suo intervento, anche se M.V. dice solo di aver fatto quello che andava fatto. «Non mi era mai capitato prima di assistere un bagnante che si sente male in vasca - dice M.V. -. Ho messo in pratica le procedure che avevo imparato, ed è andata bene. Al corso ci hanno preparato bene, sia dal punto di vista fisico sia da quello teorico, con verifiche da parte del personale professionale del 118. In tanti pensano che i bagnini non facciano niente, ma l’importante è che facciano le cose giuste le poche volte che servono. Ora la cosa importante è che il bambino si riprenda appieno, lo speriamo tutti». Quanto alle cause, l’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un malore, forse indotto dalla digestione non ancora completata. I carabinieri hanno fatto i sopralluoghi del caso, ma hanno segnalato l’evento come un incidente, senza individuare alcuna responsabilità e anzi indicando nell’operato del bagnino un intervento forse risolutivo per la situazione. «Speriamo tutti che il bambino si riprenda, domenica in serata c’era ottimismo - dicono i titolari del centro sportivo Spadazze -. Da parte nostra ci auguriamo che eventi del genere non si verifichino mai, d’altra parte ci ha rassicurato constatare di avere tra le nostre fila personale preparato e serio, come sapevamo di averlo. Ora il pensiero va al piccolo, sperando di ricevere buone notizie».

Andrea Bagatta

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