“Baratto” per la tangenziale alla Motta

Fail si impegna a realizzarla in cambio del permesso di ampliarsi

Se qualcuno pensava che la questione fosse chiusa, si è sbagliato. E di grosso. Torna a bussare alle porte di Motta Vigana, il maxi feudo della logistica di Antonio Ferrari. Dopo aver presentato una richiesta di ampliamento nel novembre scorso, l’Af Logistics non sembra intenzionato a rinunciare a crescere. E nei giorni scorsi sembra aver trovato una quadra con il comune di Massalengo. I numeri dell’ampliamento sarebbero gli stessi di qualche mese fa. Ovvero una superficie di circa 140 mila metri quadrati complessivi, su cui vanno ipotizzati circa 80 mila metri quadrati coperti. Che, però, porterebbero in dote alla vituperata frazione di Motta Vigana, assediata dal traffico della provinciale 23 che la taglia in due, la tanto agognata “tangenzialina”, una bretella che avrebbe il compito di bypassare il centro abitato e spostare così il traffico. Che dalla progettazione alla costruzione, sarebbe interamente a carico della Fail. Espropri esclusi che, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro, toccherebbero invece alle casse comunali di Massalengo. A giustificare il via libera alla Fail da parte del comune sarebbe proprio la contropartita su strada, vista come la salvezza della frazione. Un’opera che costerebbe al comune solo un milione di euro per gli espropri, a fronte dei 2 milioni e 600 mila euro messi nel piano triennale delle opere per il 2013. Il progetto è semplice: prima pietra per la tangenziale, prima pietra per i nuovi capannoni, che dovrebbero sorgere in un’area che è già di proprietà di Ferrari e a carattere produttivo. «Una zona già compromessa – secondo il sindaco di Massalengo, Domenico Papagni – che porterebbe al comune un’opera molto importante praticamente a costo zero». Un intervento che una delegazione di piazza della Pace ha portato la scorsa settimana a Palazzo San Cristoforo insieme agli stessi tecnici di Ferrari. Sul tavolo, oltre alla proposta che unisce la rotonda di Villanova e quella di ingresso al paese, anche una nuova variante, con un tracciato meno lineare. «Motta Vigana sta vivendo un dramma e la gente è esasperata – ha detto in merito il sindaco -: abbiamo una possibilità per cambiare le cose». Se sull’eventuale ampliamento la parola definitiva spetta a Palazzo San Cristoforo, l’assessore Nancy Capezzera, che ha in mano le deleghe per la pianificazione urbanistica, ha preferito chiarire che anche sulla tangenziale, i progetti devono arrivare dai chiostri di San Domenico. «Abbiamo visto un disegno a ridosso delle zone di espansione residenziale – ha detto in merito l’assessore – che sembra fare gli interessi di qualcuno più che quelli della collettività». L’assessore ha poi fissato due punti: se la strada deve arrivare in variante al Pgt, bisognerà scrivere un nuovo futuro anche per le zone che circondano la strada, cancellando le case; senza dimenticare che la progettazione di una strada che deve essere provinciale, spetta agli uffici della Provincia. Fermo restando che né ampliamento, né tangenziale di Motta, sono priorità della giunta Foroni. «C’è spazio nel prossimo futuro per una soluzione - ha chiuso l’assessore -, ma deve essere la Provincia a tracciare il segno».

Rossella Mungiello

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