Banco, cerchio chiuso sulle nomine

Mancano poche “tessere”, poi potrà dirsi terminato il complesso puzzle delle nomine lodigiane ai vertici del Banco Popolare e alla nuova Divisione Banca Popolare di Lodi. Partiamo da Verona: il posto di Dino Piero Giarda (diventato ministro per i rapporti con il Parlamento) nel nuovo Consiglio di amministrazione del Banco è stato assegnato ieri ad Angelo Benelli, avvocato, già sindaco di Casalpusterlengo, attuale consigliere di amministrazione della Banca Popolare di Lodi e vice presidente della Fondazione Bpl. Con l’ingresso di Benelli (attraverso coptazione) i rappresentanti lodigiani ai vertici del Banco sono Duccio Castellotti (vice presidente vicario), Franco Curioni, Enrico Perotti, Cristina Zucchetti e appunto Benelli. A questi occorre aggiungere il toscano Andrea Guidi, eletto in “quota lodigiana” in quanto rappresentante della Cassa di risparmio di Lucca, Pisa e Livorno, nel 2007 appartenente alla Banca Popolare di Lodi.

Entro fine anno dovrebbe poi essere ufficializzato il nuovo Comitato territoriale della Divisione Banca Popolare di Lodi. Sarà un organo di collegamento tra la Divisione Bpl e il Banco, con sede a Lodi e con compiti di raccordo, rappresentanza e valutazione del credito. Nelle prossime settimane il Banco dovrebbe approvare il regolamento dei Comitati territoriali di divisione che, oltre a Lodi, sorgeranno a Verona e a Novara.

Il Comitato territoriale di Lodi avrà 15 componenti. Otto/nove saranno lodigiani, sei/sette saranno invece rappresentanti di tutte le altre aree in cui è presente la Banca Popolare di Lodi (direttamente o con i marchi controllati). Il presidente del Comitato sarà Gian Corsi, commercialista di Lodi, già componente del Consiglio di gestione del Banco Popolare. La Popolare di Crema avrà due rappresentanti: uno sarà certamente Giorgio Olmo, commercialista di Crema molto noto, già amministratore della vecchia Banca Popolare di Lodi poi divenuta Banca Popolare Italiana. Anche la Cassa di risparmio di Pisa, Lucca e Livorno avrà due rappresentanti: uno sarà Alberto Varetti, attuale presidente della Cassa stessa. La Banca Popolare di Cremona, infine, dovrebbe avere da uno a due consiglieri: al momento è certo che sarà rappresentata nel Comitato territoriale di Lodi da Roberto Zanchi, presidente della Popolare di Cremona. Resta da verificare la possibilità che possano essere inseriti nel Comitato territoriale di Lodi rappresentanti del Banco di Chiavari e dell’area di Parma e Piacenza: la “coperta” però è corta e, nel caso, occorrerà sfoltire altre delegazioni.

Passiamo ora alla “pattuglia” lodigiana. Il presidente del Comitato territoriale, come detto, sarà Corsi. Sembra certo poi l’ingresso di Laura Ferrari (Ferrari Formaggi di Ossago), una delle due donne che dovrebbero far parte del Comitato. E ancora, viene dato per certo Pierluigi Carabelli, commercialista di Lodi e componente del collegio sindacale della Banca Popolare di Novara. Altra certezza dovrebbe essere quella di Mauro Maini, presidente dell’associazione di soci lodigiani Prima Banca 1864. Due componenti del Comitato dovrebbero poi essere “pescati” nell’attuale Consiglio di amministrazione della Bpl (destinato a sciogliersi): per il momento si fanno con insistenza i nomi di Patrizio Sguazzi (Codogno, un passato nella Democrazia cristiana, già segretario di Giovanni Goria) e di Angelo Ghitti (azienda Vortice di Tribiano). Per completare la “pattuglia” lodigiana mancano alcuni nomi. Nelle ultime ore è emerso con forza quello di Luigi Gruppi, imprenditore agricolo con un’azienda a San Rocco al Porto e presidente del Consorzio agrario di Milano e Lodi. Gruppi entrerebbe nel Comitato territoriale in rappresentanza del mondo rurale, che nell’attuale Cda della Bpl è rappresentato da Carlo Franciosi (Coldiretti) e Mario Vigo (Confagricoltura). Non dovrebbe invece entrare nel Comitato territoriale Angelo Squintani (già consigliere di sorveglianza del Banco): per il notaio potrebbe esserci allo studio un incarico differente.

Nell’ambito della riorganizzazione complessiva del Banco Popolare nasceranno, con competenza sul credito, Comitati d’area a Crema, Cremona e Chiavari, tre zone che saranno controllate dalla Divisione Banca Popolare di Lodi. A Lucca sorgerà invece un Comitato direzionale territoriale (strumento di rappresentanza della Cassa di Lucca, Pisa e Livorno, che resterà comunque sotto il controllo della Divisione Bpl). E in virtù del forte campanilismo, anche a Pisa e Livorno potrebbero sorgere Comitati d’area, per “riequilibrare”, se possibile, il maggior peso di Lucca.

Lorenzo Rinaldi

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