SOMAGLIA Azienda messa in ginocchio da furti e Dad

Il caso della ditta Bruschi di San Martino Pizzolano che si occupa di distributori automatici

Ottanta per cento di fatturato in meno nell’ultimo anno. Tutti i diciassette dipendenti in cassaintegrazione. Più dei ladri di monete, oggi il nemico numero uno della ditta di distributori automatici “Bruschi” di San Martino Pizzolano si chiama dad, acronimo di “didattica a distanza”, che costringendo studenti e professori a casa di fatto sta impedendo alla ditta di lavorare. «In quest’anno abbiamo perso l’80 per cento del lavoro – spiega l’imprenditore -. Ho diciassette “ragazzi” che lavorano per me e sono tutti a casa, chi fa otto ore e viene una settimana sì e una no, e chi fa il tempo pieno e viene mezza giornata, per cui anziché finire alle 15.30 finisce alle 13».

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