Asilo di via Volturno, c’è l’acquirente

Lo stabile è stato venduto a privati per 1 milione e 400mila euro

Incasso milionario per il comune di Lodi. Il Broletto è riuscito a vendere l’immobile che ospita l’asilo di via Volturno. Tramite una trattativa privata l’ente pubblico ha ceduto lo stabile che è attualmente sede del nido. Secondo quanto riferito dal municipio, il palazzo è stato comprato dalla società “Fabo srl di Lodi, per un importo di 1 milione e 400mila euro”. L’importo si aggiunge alle altre alienazioni di patrimonio, che nel corso dell’anno sono state concluse dal comune, per un totale di 3 milioni di euro.

La struttura di via Volturno (mille metri quadrati di superficie edificata), ora che è stata acquisita da un privato potrà essere oggetto di un piano di riqualificazione e ospitare degli appartamenti. Il cambio di destinazione urbanistica era già stato adottato dal consiglio comunale mesi fa, trasformando l’immobile in spazio residenziale. La prima stima che era stata compiuta per bandire l’asta pubblica era stata di 1 milione e 650mila euro. La vendita non era andata a buon fine, quindi l’ente dopo alcuni tentativi aveva promosso una trattativa privata. E nei giorni scorsi è arrivata la conferma del passaggio di proprietà dello stabile. «I servizi dell’asilo rimarranno per ora in via Volturno - assicura il sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini - poi è già previsto un trasferimento dei bambini in via Vecchia Cremonese, dove entro due anni verranno terminate le operazioni per la ristrutturazione del centro per l’infanzia all’ex Fanciullezza». Il nuovo asilo avrà posto per 66 utenti, mentre il Carillon collocato in centro storico ospitava 62 bimbi. In questi due anni di transizione, il comune di Lodi dovrà anche pagare al privato una somma di 70mila euro annui, come canone d’uso per la costruzione riservata ai bimbi.

Sempre sul fronte delle alienazioni patrimoniali, è invece sprint finale per la vendita dell’immobile Inps di via Besana (valore di base 7 milioni e 800mila euro). «Le trattative vanno avanti ora per ora. C’è un confronto aperto, che sta seguendo una commissione tecnica dell’ente», informa il sindaco Guerini. Questa vendita è necessaria per il comune di Lodi per rispettare i criteri del Patto di stabilità, ovvero i saldi di spesa ed entrata fissati dallo Stato che si misurano entro fine anno. Mancano dunque solo pochi giorni per concludere la trattativa. Altrimenti non rimane che la cessione del patrimonio alla partecipata del Broletto, Astem spa. «Ci stiamo sforzando per centrare il Patto, un criterio di stabilizzazione dei conti pubblici che riteniamo ingiusto e sbagliato - sottolinea il sindaco di Lodi - É un sistema che ci penalizza, nonostante i nostri conti siano in ordine. Lo dimostrano le graduatorie della regione. É una situazione che ci obbliga a dismettere patrimonio, in un momento in cui il mercato fatica ad assorbirlo. Ma il mancato rispetto dei vincoli avrebbe pesanti conseguenze sulla città, con taglio dei trasferimenti e blocco degli investimenti dell’ente. Per questo ci impegneremo per rispettare il Patto».

Matteo Brunello

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