Apre i battenti la farmacia comunale

Alla presentazione c’era il pubblico delle grandi occasioni

Pubblico delle grandi occasioni per l’inaugurazione della nuova farmacia comunale di Boffalora d’Adda. Sabato mattina nel piccolo borgo c’erano tanti cittadini, numerosi sindaci e amministratori del territorio, il parroco don Mario Capello, il vicepresidente della Provincia di Lodi Claudio Pedrazzini e il vicario del prefetto di Lodi Mariano Savastano. Insomma la passerella rossa davanti al municipio non è stata posata a caso. L’occasione dell’inaugurazione della prima farmacia boffalorese è stata anche quella per celebrare tutta una serie di opere portate a termine in questo periodo: dalla nuova facciata restaurata e tinteggiata, al nuovo impianto fotovoltaico posato sulla scuola oppure al busto del primo sindaco di Boffalora Alfredo Maggi posato all’ingresso del municipio. «Sono davvero orgoglioso di consegnare tutti questi interventi alla comunità - le parole del primo cittadino Livio Bossi -, che al comune per la maggior parte sono costati nulla o comunque poco. In modo particolare credo che l’inaugurazione della farmacia sia un vero e proprio evento per questo paese, che per la prima volta potrà usufruire di un servizio davvero importante per tutte le fasce di età».

La farmacia si trova al primo piano dell’edificio comunale e l’assegnazione è stata effettuata tramite un bando pubblico che è stato vinto da Sara Bongiorni: «Il nuovo presidio farmaceutico oltre a rispondere alle istanze di carattere sanitario, svolgerà un rilevante ruolo sociale, in quanto è previsto in favore della popolazione l’avviamento di nuovi servizi a pagamento ma anche gratuiti come la misurazione della pressione». Il capitolato contenuto nel bando ha previsto diversi interventi strutturali su tutto il plesso municipale da parte dell’aggiudicatario: «La realizzazione vera e propria dei locali della farmacia, le opere di manutenzione straordinaria e ordinaria su tutto l’edificio, l’adeguamento degli ingressi, la sistemazione del verde antistante, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la sistemazione delle recinzioni e l’automazione dell’accesso carrabile: insomma una sistemazione di tutto il nucleo comunale senza costi per l’amministrazione». La cerimonia si è chiusa con il violino di Fabio Perversi, musicista fra gli altri dei Matia Bazar, che ha intonato l’inno d’Italia.

Aldo Negri

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