Appalti pubblici, Foroni: «Un database delle aziende»

Un database per mappare società, mandati ed esecutori ed evitare che la criminalità organizzata metta le mani sugli appalti pubblici. È la richiesta di Pietro Foroni (consigliere regionale, ex presidente della provincia di Lodi e vicepresidente della commissione antimafia) dopo gli ultimi arresti avvenuti su alcune vicende legate alla Tem in vista di Expo.

«I recenti episodi - commenta Foroni - confermano l’importanza di dotarsi quanto prima in materia di appalti pubblici di un software in grado di dare risposte in tempo reale agli addetti ai lavori e Autorità giudiziaria competente su informazioni sensibili in capo ad ogni soggetto interessato, che sia appaltante o appaltatore o che abbia un rapporto in linea diretta o in sub-appalto. Un software che memorizzi per ogni appalto pubblico non solo il contratto di appalto ma anche i connessi rapporti di sub-appalto e tutti i contratti ad esso legati e che poi inserisca on-line le informazioni raccolte diventando accessibili a tutti. Sono convinto che informazione e trasparenza siano strumenti fondamentali per combattere le infiltrazioni mafiose, il socializzare queste informazioni significa creare un controllo diffuso».

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