Anziani raggirati da falsi tecnici

Si spacciano per addetti dell’acqua e li derubano

Falsi tecnici dell’acqua raggirano due anziani e li derubano di ori e contanti: il marito se ne accorge e affronta i malviventi, ma questi lo allontanano e se la danno a gambe. Il fatto è accaduto mercoledì mattina a San Colombano in via Diaz, su dalla valle, ed è stato denunciato nel pomeriggio ai carabinieri della stazione locale. Il colpo è avvenuto con modalità in tutto simili a quelle di altri avvenuti nel Lodigiano: che sia una tecnica consolidata o che si tratti della stessa banda, l’invito delle autorità a tutti gli anziani è quello di prestare la massima attenzione.

Mercoledì a metà mattina in via Diaz si sono presentati due giovani, italiani, ben vestiti, che si sono introdotti nel cortile dove risiede la coppia di anziani. Il marito quasi novantenne era nel piccolo cortiletto d’ingresso, mentre la donna, anch’essa ultraottantenne, era in casa, al primo piano. I due malviventi si sono finti tecnici dell’acqua e hanno imboccato le scale, su cui affacciano anche altri alloggi, con la scusa di dover verificare le condotte.

Una volta entrati nella palazzina si sono fatti aprire dalla donna, che era sola nell’abitazione, e hanno cominciato a chiederle di aprire un rubinetto, poi l’altro, spiegandole che qualcosa interferiva con il funzionamento delle condotte. «Mi hanno confuso per bene, parlavano e continuavano a farmi domande e intanto sono stati velocissimi - dice la signora -. Sono stati pochi minuti, ma mi hanno fatto girare di qua e di là, e intanto hanno preso tutto. Hanno portato via anche le fedi nuziali, e pensare che l’anno prossimo facciamo 60 anni di matrimonio».

Il marito, nel cortile a terra, deve aver intuito che qualcosa non andava con quei due, e quindi si è armato di un bastone e li ha affrontati. «Uno dei due ha detto di essere un carabiniere, poi hanno allontanato mio marito e sono scappati - continua la signora, ancora turbata -. Ma li ho visti bene. Sembravano due gemelli e si presentavano con buone maniere, ma mio marito non ci è cascato. Dopo però abbiamo avuto paura perché non si sono fatti scrupoli a spintonarlo via. Siamo ancora sconvolti e ora non apriamo a nessuno».

I carabinieri di San Colombano sono intervenuti sul posto per sincerarsi dell’accaduto e tranquillizzare la coppia, che poi ha sporto denuncia nel pomeriggio di mercoledì.

Un’analoga truffa è stata compiuta solo martedì mattina a Sordio, con un’anziana invitata a mettere ori e soldi sul letto perché avrebbero interferito con le verifiche sulle condotte dell’acqua.

Poco meno di un mese fa, un’anziana residente alla Mostiola era stata indotta addirittura a mettere ori e contanti in un sacchetto sempre con la stessa scusa dell’interferenza. Appena le donne vanno ad aprire l’acqua come richiesto, i truffatori se la squagliano con il bottino. Mercoledì in via Diaz a San Colombano il copione è stato simile, ma l’accortezza dell’anziano era riuscita quasi a bloccare i malviventi. Che alla invece l’hanno fatta franca ancora una volta.

Andrea Bagatta

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