Ancora mistero sul 40enne morto in A1

La dinamica dello schianto resta ancora avvolta nel mistero, disposta l’autopsia

sul corpo della vittima

«Se qualcuno ha visto parli. Quell’incidente resta un mistero». L’appello è di Antonio Luca Merafina, fratello del 40enne di Ospedaletto morto in un incidente stradale sull’Autosole. Lo schianto era avvenuto venerdì sera, all’altezza di Borghetto (in direzione sud). Il centauro era rimasto a terra senza vita, dopo essere stato sbalzato dalla sua moto. Sulla dinamica sono in corso verifiche della Polstrada. E ora i famigliari invocano maggiore chiarezza.

«Tante sono state le chiamate arrivate alle centrali operative delle forze dell’ordine quella sera – spiega il fratello della vittima – le testimonianze di coloro che erano sul posto possono essere molto utili alle indagini. Per questo se ci fosse qualcuno che è a conoscenza di elementi utili per gli accertamenti sarebbe importante che contattasse direttamente gli agenti, oppure può avvisare me. Metto a disposizione anche la mia email ([email protected])». Il famigliare, che abita a Paderno Dugnano, è andato anche a vedere la moto del fratello Stefano, che guidava al momento dello schianto, una potente Yamaha Fzl. Poco prima delle 21 avrebbe perso il controllo del suo mezzo e ha fatto un volo di circa settanta metri ed è atterrato al suolo. Un colpo che non gli ha lasciato scampo. Al vaglio degli inquirenti, la possibilità che si sia scontrato con un altro veicolo che aveva davanti, ma di cui non ci sarebbero tracce. «I segni che ci sono sulla moto fanno proprio pensare a questa dinamica. Sono andato a verificare di persona presso l’autofficina moto e soccorso stradale sulla Mantovana. La carrozzeria è rovinata propria nella parte alta, manubrio e serbatoio – analizza il fratello – questo fa pensare che ci sia stato un impatto frontale con un mezzo pesante, che poi non si sarebbe fermato». Un’ipotesi che rimane tutta da verificare e che proprio le testimonianze potrebbero aiutare ad approfondire o ad escludere. Anche la procura ha disposto l’autopsia sul corpo di Stefano Merafina, allo scopo di fare luce sul drammatico incidente, di cui rimangono alcuni punti oscuri. Il 40ennne era quasi arrivato a casa, visto che mancavano solo quattro chilometri dall’uscita del casello autostradale che avrebbe portato il centauro alla sua abitazione, ma è rimasto coinvolto in un terribile incidente. «Ogni informazione sarebbe utile e permetterebbe di capire meglio – spiega il fratello -. Ho lanciato anche degli appelli alla radio e attraverso il social network Facebook, affinché chi in quel momento stava passando sull’autostrada possa segnalare elementi utili».

© RIPRODUZIONE RISERVATA