Accordo sulla cassa alla Beta

C’è l’accordo alla Beta Utensili spa ma la cassa integrazione resta. Ieri direzione e Rsu, dopo settimane di muro contro muro, hanno firmato il verbale di accordo con cui «l’azienda riconosce la piena maturazione dei ratei del premio feriale e della tredicesima anche durante le 11 settimane di cassa integrazione», ha dichiarato Tiziana Bonazzi referente della Rsu insieme a Luigi Angeloni e Vittorio Negri. La direzione ieri ha accolto la richiesta dei lavoratori che in caso di mancato accordo si sarebbero visti ridurre ulteriormente lo stipendio già fortemente penalizzato dal ricorso alla cassa integrazione.

Soltanto un mese fa i sindacati avevano scelto invece di non firmare il verbale di conciliazione in attesa di più garanzie per dei lavoratori che avevano chiesto la maturazione degli istituti differiti e l’anticipo del Tfr per far fronte a stipendi sempre più scarni trovandosi di fronte a un muro contro muro con l’azienda.

Nel corso dell’assemblea dei lavoratori che si è tenuta ieri presso lo stabilimento di Castiglione, i lavoratori hanno votato e quindi deciso che i loro rappresentanti aziendali riformulassero alcune richieste alla direzione nel tentativo di attenuare l’impatto della cassa integrazione ordinaria sui salari. Durante l’incontro fra Rsu e direzione che si è svolto poco dopo è stato siglato il verbale di riunione relativo alle 11 settimane di cassa integrazione ordinaria pianificate fino a luglio 2012, già iniziato.

La Beta Utensili ha deciso di ricorrere all’istituito della cassa per una diminuzione a causa della contrazione delle vendite in un periodo tutt’altro che florido per le imprese anche del Lodigiano.

E proprio ieri alla Beta Utensili ha fatto tappa anche il neo sindaco Alfredo Ferrari. «Come promesso ho fatto visita alla Beta - ha commentato il primo cittadino -, e in merito all’accordo di oggi credo sia positivo perché garantisce tredicesima e premi feriali anche se resta il problema del caldo del fatturato a causa dei minori ordinativi».

Attualmente la cassa a rotazione interessa una cinquantina di operai mal digerita dalle tute blu che più volte hanno protestato contro la Beta. Uno stabilimento storico per Castiglione e che non presenta conti in rosso ma un calo pari a circa il 20 per cento del fatturato. «L’azienda in positivo, gli operai in negativo», recitavano i cartelli dell’ultima protesta.

A fine marzo si sono quindi concluse le prime 8 settimane di cassa mentre a maggio sono cominciate le famigerate 11 settimane. Ma questo per gli 81 lavoratori Beta si è trattata della punta dell’iceberg. Dal 2009 infatti i metalmeccanici della Beta Utensili hanno venti settimane di cassa nel 2009, cinque nel 2010, un periodo di tregua e poi di nuovo cassa.

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