A Vizzolo il casello per la Via Emilia

Il territorio di Vizzolo Predabissi è uno dei più intensamente interessati, nel Sudmilano, dalla nascente tangenziale esterna che bisognerebbe cominciare a chiamare A 58, il codice assegnato l’anno scorso dal Ministero delle infrastrutture. Un aspetto non puramente casuale nella denominazione è proprio il fatto che la A 58 venga definita «tangenziale esterna» anziché «tangenziale est esterna» come la si è sempre chiamata. Questo significa che di nuove «autostrade est Milano» potrebbero essere necessarie più di una e nessuno ha detto stop con la prima costruita. L’ opera immediatamente precedente la Tem come codice alfanumerico (la A 57, in pratica) è la circonvallazione di Mestre in provincia di Venezia: progetto degli anni ‘90, anno di inaugurazione ed entrata in servizio 2004. Da allora, per dieci anni e qualcosa (visto che la Tem è ancora un cantiere), in Italia autostrade nuove zero.

A proposito di decenni, sono almeno cinque quelli di concessione della nuova tangenziale al gruppo di progetto Tangenziali Esterne Milano, che sarà anche quello di gestione. L’individuazione del gestore, attuata da Cal (Concessioni autostradali lombarde) già diverso tempo fa parla di 2065 come scadenza della prima gara di affido e competenza. In altri termini, ci vogliono un paio di generazioni di utenti delle sei carreggiate Tem per rientrare dall’investimento di circa 1,7 miliardi di euro (più tasse) sostenuto coi lavori.

La A58 nel Sudmilano si andrà a prendere proprio qui, a Vizzolo Predabissi, al casello di entrata che si sta costruendo nei 500 ettari di campagna che stanno fra Vizzolo, Casalmaiocco e Sordio. Sul costo di percorrenza della A58 sono corse molte «voces populi» che la descrivono come una tangenziale non esattamente economicissima - si è parlato di 9/10 euro per trentacinque chilometri - ma la verità è che queste cose si sapranno solo quando si cominceranno a stampare i ticket.

Come si diceva, tutta la fascia al confine fra Vizzolo Predabissi, Casalmaiocco e Sordio appare in questi mesi come un unica gigantesca linea di montagne di terra e pilastri. Andando con ordine, ad ovest della via Emilia, verso cascina Montebuono e la montagnetta dell’ex discarica sono previsti due tracciati in affiancamento, gli stessi che si originano a Cerro al Lambro: le sei corsie Tem più la «complanare» di raccordo via Emilia-sp17 Melegnano-Sant’Angelo.

Oltre la statale 9, nell’enorme spazio verso Sordio e Casalmaiocco tre sono le realizzazioni di impatto: il casello di entrata, la cava di prestito di materiali (anche la cava è in piena attività; una volta chiusa dovrebbe essere «rinaturalizzata», diventando una sorta di parco locale) e la nuova piattaforma ecologica di Vizzolo, prevista a nord della provinciale 219 Casalmaiocco-Vizzolo anziché a sud come ora. La vecchia piattaforma ecologica sarà abbattuta solo una volta completata la nuova, realizzata come il centro sportivo di Cerro al Lambro con finanziamenti totalmente garantiti dal gruppo Tangenziali esterne. Inutile specificare che ai tre interventi principali (casello, cava e isola ecologica) vanno aggiunte tutte le strutture di servizio logicamente connesse: rampe di entrata e uscita dal casello, barriere alberate e a Sordio una nuova strada che taglierà in senso est-ovest la zona industriale.

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