A San Donato il caso Esselunga

La voce che Esselunga chiuderà i battenti con il decollo del nuovo megastore di San Giuliano sta creando malumori tra i consumatori, ma in realtà pare che la grande catena non abbia alcuna intenzione di procedere con una serrata. Il supermercato che a San Donato ha maturato una lunga tradizione, iniziata con una versione più contenuta nello storico indirizzo lungo la via Emilia (dove oggi c’è Billa) e successivamente portata avanti con il più moderno punto vendita a ridosso delle Torri Lombarde, in base a notizie ufficiose non lascerà infatti assolutamente all’asciutto i sandonatesi. Anche perché se il comune confinante ha una tradizione fatta di centri commerciali, San Donato conta meno esempi, con un’offerta più contenuta. Se dunque in questa fase i frequentatori avranno notato un incremento della clientela, legata ai lavori in corso sul territorio limitrofo per la realizzazione del nuovo supermercato in grande stile che sorgerà nell’area ex Blue Residence, una volta conclusa la parentesi dei cantieri, ciascuno dei due comuni del Sudmilano, come avveniva in passato, avranno il proprio punto di riferimento targato Esselunga dove fare scorta.

Pare infatti che le due aree di hinterland che nel complesso contano oltre 60 mila abitanti, a cui si aggiunge l’indotto legato al transito sulla via Emilia e al popoloso circondario, in base alle valutazioni, garantiscono un’affluenza tale da mantenere due insegne accese. Nei prossimi giorni potrebbe arrivare conferma ufficiale, in cui verrà nel caso smentita una notizia che sta continuando a tenere banco tra i consumatori del territorio, a fronte di un insistente tam tam che fatica a smorzarsi, accendendo interrogativi tra coloro che fanno capo al punto vendita corredato di parcheggio di sotterraneo, nello strategico indirizzo a ridosso del Quartiere Affari e del comparto residenziale Torri Lombarde.

Una sede realizzata in passato appositamente per ospitare Esselunga, dove è stato tenuto conto di una serie di fattori che, nell’insieme, vista l’elevata affluenza, sembrano essersi rivelati vincenti. Addirittura i più attenti ricordano che nel periodo tra la dismissione della prima sede e il rodaggio di quella nuova, a San Donato sono rimasti aperti due centri dove fare spesa contraddistinti dal medesimo marchio, sino a quando è poi subentrata la catena Billa. La fortemente urbanizzata periferia a Sud della metropoli del resto si è già confermata come luogo attrattivo per strutture di media e grande distribuzione, con massicci investimenti a cui sino ad ora, nonostante il calo dei consumi legati alla crisi, non è seguito alcun passo indietro. Tanto meno nel settore alimentare dove l’offerta è comunque più contenuta rispetto ad altri generi, come l’arredo o gli elettrodomestici. In base alle anticipazioni non succederà nemmeno a Esselunga di San Donato, i cui battenti resteranno aperti.

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