A Paullo venti famiglie come fantasmi in mezzo agli appartamenti disabitati

Ci sono 54 alloggi messi all’asta, per ora i pochi residenti pagano spese altissime e devono occuparsi delle pulizie condominiali

Vivono da isolati, praticamente senza vicini, in palazzi semivuoti. È la situazione di una ventina di famiglie, che hanno acquistato la propria casa in via Nassiriya, nei palazzi realizzati una decina d’anni fa. Costruzioni moderne, eleganti, che per molti dovevano essere anche il coronamento del sogno di una vita. Solo che, in due lustri, non sono stati venduti altri appartamenti. E il condominio è rimasto semideserto con pesanti conseguenze per i pochi inquilini: spese condominiali schizzate alle stelle, pericolo costante del distacco delle utenze e servizi di pulizia che di fatto sono venuti a mancare.

Una serie di vicissitudini che nessuno ha voglia di raccontare, temendo che possa avere ripercussioni sulle future vendite delle 54 abitazioni ancora vuote. «Molto spesso siamo noi costretti a occuparci delle pulizie, o di lavori di altro tipo, poi è vero che le spese condominiali sono aumentate» sono le poche parole di una residente.

Per la verità a Paullo lo scenario non è nemmeno tanto nuovo, soprattutto per quanto riguarda il patrimonio immobiliare invenduto, visto che il numero di appartamenti sfitti è altissimo: nel raggio di un chilometro si trova un altro complesso residenziale semideserto. «Il momento di crisi economica ha inciso - commenta il sindaco Federico Lorenzini -. Ai tempi la cooperativa che aveva costruito i palazzi di via Nassiriya ha affrontato grosse difficoltà. E la mancata vendita di molti degli appartamenti ha fatto sì che gran parte delle spese condominiali ricadessero sul costruttore. Ciò ha reso ancor più precaria la situazione finanziaria, che ha portato agli sviluppi dei giorni scorsi, ossia alla messa all’asta di 54 appartamenti».

In esecuzione all’autorizzazione del ministero dello Sviluppo Economico, è stato nominato un commissario liquidatore che ha avviato la liquidazione coatta amministrativa dei beni della Del Bosco Società Cooperativa. Si tratta di una procedura alternativa al fallimento, che, da un lato, con la vendita delle unità abitative crea le condizioni per il pagamento dei creditori e dall’altro si caratterizza per la finalità pubblicistica, poiché a essere tutelato è l’interesse pubblico legato alla natura o all’attività dell’impresa, in questo caso una cooperativa.n

© RIPRODUZIONE RISERVATA