A Melegnano causa Covid sarà ancora una Fiera del Perdono in “formato ridotto”

Cancellate anche stavolta giostre e bancarelle, confermate la cerimonia civile e quella religiosa

Anche quest’anno l’emergenza Covid fa saltare la storica Fiera del Perdono nella sua forma classica, che sino al 2019 vedeva la presenza di almeno 20mila persone in arrivo dall’intero territorio. L’ultima parola spetterà all’amministrazione alla guida di Melegnano, ma è questo l’orientamento del comitato Fiera, l’organismo chiamato ad organizzarla, che in questi giorni si è riunito per fare il punto della situazione in vista della 459esima edizione in programma per giovedì 14 aprile. Con la necessità di avviarne la preparazione almeno due mesi prima e la tuttora grave situazione sul fronte pandemico, che rende naturalmente obbligatorio il rispetto di una serie di prescrizioni ben precise, diventa impossibile predisporre la Fiera nella sua forma tradizionale, in base alla quale sino a tre anni fa erano molteplici gli eventi organizzati a Melegnano: a partire dalle 400 bancarelle nel centro storico e dal doppio luna park nelle aree periferiche, che nel tempo erano diventati due appuntamenti fissi della massima kermesse cittadina prevista ogni anno il giovedì precedente la Pasqua, il cui allestimento porterebbe ad un incontrollato assembramento di gente vietato in tempo di pandemia.

Come del resto avvenuto nel 2020 e nel 2021, quando ha rappresentato l’unico evento del giorno di festa, verrà invece organizzata la tradizionale liturgia religiosa di esposizione della Bolla, da cui tutto ebbe inizio nel lontano 1563, a cui si affiancherà la cerimonia civile con l’assegnazione delle benemerenze alle associazioni e ai personaggi simbolo di Melegnano: il tutto accompagnato dalla mostra in castello sulle cascine promossa dal noto fotografo Adriano Carafòli, ma eventi simili saranno possibili anche alla palazzina Trombini, alla Scuola sociale e in altri spazi contingentati, dove cioè sarà possibile gestire l’afflusso dei visitatori. In attesa di un nuovo incontro fissato per il 23 febbraio, il comitato Fiera continuerà a lavorare per studiare l’eventuale organizzazione di altri appuntamenti socio-culturali, la cui effettiva predisposizione dipenderà dall’evolversi della pandemia.

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