A Lodi tornano a crescere le polmoniti da covid, portati in ospedale pazienti gravi anche da Bergamo e Brescia

In primavera erano i malati del territorio a dover essere curati in altre province

Pronto soccorso preso d’assalto nella mattinata di ieri, cresce il numero dei positivi. Intanto arrivano all’ospedale di Maggiore Lodi i malati dagli ospedali di Brescia e Bergamo che non ce la fanno più. Anche se per ora la situazione è ancora tranquilla e Lodi non ha il tasso di Brescia e Bergamo, presto, secondo i sanitari, il tasso dei contagi è destinato a rialzarsi ancora e l’ospedale a doversi riorganizzare ancora per far fronte alla terza ondata che sta investendo, al momento, parte della Lombardia.

Ieri, in pronto soccorso, al Maggiore, sono arrivati circa 10 pazienti Covid e sono stati effettuati 6 ricoveri, nessuno per ora in terapia intensiva. Attualmente, infatti, in rianimazione, i pazienti sono 6 nell’area Covid (insieme a 5 non Covid) e 2 non Covid a Codogno.

Ieri, in pronto soccorso, a Lodi, è arrivato anche un paziente da Brescia, ma quasi guarito è stato trasferito in telesorveglianza, a Sant’Angelo. Il primo malato dal Bresciano era arrivato sabato. Il pronto soccorso di Brescia e l’ospedale sono saturi. I pazienti Covid rimangono sulle barelle anche più di un giorno.

Ieri le autorità sanitarie hanno annunciato che gli ospedali lodigiani sono tra quelli destinati a ospitare i malati affetti da Covid del Bresciano. Attualmente abbiamo, in tutta l’Asst, secondo i dati del 21 febbraio, 126 malati Covid e i letti sono tutti occupati. Il picco era stato raggiunto tra il 23 e il 24 marzo 2020 con 381 ricoverati. Ieri mattina, in pronto soccorso, a Lodi, c’erano circa 50 persone presenti contemporaneamente, per vari motivi, poi verso sera, il numero delle persone è diminuito.

Le diagnosi di polmonite interstiziale da Covid però stanno aumentando. Ieri, ne sono state riscontrate almeno 4. La sensazione è che i casi sintomatici stiano aumentando: fino a qualche giorno erano quasi scomparse. La malattia sta mostrando una capacità di adattamento che sorprende. Sono attesi ancora, per quanto riguarda Lodi, gli esiti dei casi sospetti di variante. Il 30 per cento dei casi di contagio presenti, a livello generale, però sono di variante inglese: è probabile che presto arriverà anche qui.

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