A Lodi i carabinieri in pensione per sorvegliare le scuole

Più volontari per i controlli davanti alle scuole. Grazie al supporto dell’associazione nazionale carabinieri in congedo, sarà messo a disposizione del personale per la vigilanza all’ingresso e all’uscita dei plessi del capoluogo. L’iniziativa è stata definita nel corso di un incontro tenuto dal commissario del Comune di Lodi, Mariano Savastano, con il presidente della sezione di Lodi dell’associazione nazionale carabinieri, Enrico Rossetti, alla presenza del comandante provinciale dell’Arma, tenente colonnello Vittorio Carrara, del comandante della stazione di Lodi, maresciallo capo Saverio Napolitano, e del comandante della polizia locale, Angelo Di Legge.

«Anche sulla scorta della positiva esperienza di collaborazione in corso tra i carabinieri in congedo e la prefettura, avevo chiesto al presidente Rossetti di verificare la disponibilità di alcuni associati a impegnarsi nei servizi di controllo davanti alle scuole, integrando la squadra di tre volontari già attiva nell’ambito del progetto “Nonno amico”, avviato nell’anno scolastico 2013-2014 - spiega il commissario -. La risposta è stata molto positiva, con la raccolta di un numero di adesioni preliminari davvero significativo».

La guida del Broletto è poi entrata nel merito del progetto: «I carabinieri in congedo pronti a prestare quotidianamente la loro opera sono infatti già 10, un contingente che consentirà di estendere il servizio a molte altre scuole in aggiunta alle due che attualmente ne usufruiscono, la primaria “Don Gnocchi” di via Madre Cabrini e la primaria “Cabrini” di corso Archinti. Di conseguenza, aumentando il numero di scuole presso le quali il presidio agli orari di ingresso e uscita sarà curato dai volontari, diminuirà il fabbisogno di personale della polizia locale da impiegare in questo servizio, che potrà invece essere destinato ad altre importanti funzioni di controllo del territorio, che in questo modo potranno essere intensificate, ovviando in parte alla forte sottodotazione del numero di agenti, i cui effettivi sono circa la metà dell’organico necessario». Secondo gli accordi, l’associazione trasmetterà al Comune l’elenco dei volontari disponibili, il cui impiego sarà regolato dalle disposizioni contenute in una apposta ordinanza di servizio del comandante della polizia locale: «La risaputa affidabilità dei carabinieri e le competenze che possono essere messe in campo da ex professionisti dell’ordine pubblico che hanno maturato lunga esperienza costituiranno un valore aggiunto per l’iniziativa - sottolinea Savastano –. Il consistente numero di volontari, che in futuro potrebbe ulteriormente aumentare, permetterà poi di organizzare il servizio su basi puntuali, garantendone la costanza e la continuità».

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