Schillirò, il “pirata” è bloccato in casa

L’ex ala dal dribbling bruciante a 68 anni fa i conti con le conseguenze di un incidente ma non ha perso brio e non fa sconti al calcio italiano in declino

Per chi lo ricorda dribblare avversari come birilli e non lo sente da un po’, farà male sapere che ora “Schili” o “Schilliabarth”, per via della sua rapidità, è prigioniero tra le mura di casa, un appartamento di una palazzina in zona Ducatona a Casale. Dove fanno bella mostra di sé raffinati modelli navali, che costruisce a mano con infinita passione, e ovviamente le tante fotografie della lunga carriera. Colpa di un incidente in moto in estate e delle complicanze determinate da un diabete causato da intossicazione da medicinali. Comunque sia, anche a 68 anni suonati, Giancarlo Schillirò, ex calciatore molto apprezzato da Nereo Rocco ma dal carattere tosto che forse gli ha precluso la Serie A, non ha perso brio e corre veloce anche con le parole, come si capisce dall’intervista di Matteo Talpo pubblicata sul «Cittadino» in edicola oggi, venerdì 24 novembre. Qui vi regaliamo alcune “perle”: «Candreva fa mille cross e colpisce mille sederi». «Bonucci se incontrava me lo “uccidevo” in velocità». «Ventura, che per me si è bruciato, non allenerà più. Non può far giocare Gabbiadini e Darmian, che non sono titolari in Inghilterra». Il resto sull’edizione odierna del nostro giornale in edicola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA