La famiglia Mordenti, mistero “partigiano”

Renato Mordenti, partigiano, membro delle formazioni Gap, battutosi per la liberazione di Roma durante l’occupazione tedesca, muore nel 1952 a soli 30 anni: dopo una felice storia d’amore, la moglie Maria Luisa, con la quale ha avuto due figli, ma da cui è separato da due anni, lo uccide inspiegabilmente, sparandogli al termine di una lite. Dopo molti anni la nipote Rosa, nonostante silenzi e reticenze, tenta di ricostruire la storia del nonno mai conosciuto: la militanza nel Pci, l’attività di giornalista all’«Unità» e la creazione della pagina sportiva, l’amicizia con tanti personaggi romani, la vicinanza al cinema neorealista e a molti dei suoi registi. L’autrice, scavando nel passato della propria famiglia, cerca di svelare il mistero di quella morte, probabilmente dovuta alla gelosia, di comprendere fino in fondo la nonna Rosa, da lei molto amata, che aveva subìto un processo che oggi si direbbe mediatico ed era stata in galera, regalandoci allo stesso tempo un quadro della Roma del Dopoguerra e della sua rinascita culturale.

Rosa Mordenti Al centro di una città antichissimaAlegre Edizioni, Roma 2017, pp. 94, 10 euro

© RIPRODUZIONE RISERVATA